È di almeno 100 elefanti morti nel più grande parco nazionale dello Zimbabwe il bilancio delle ultime settimane a causa della siccità e delle temperature record
Almeno 100 elefanti sono morti nel più grande parco nazionale dello Zimbabwe nelle ultime settimane a causa della siccità. Le loro carcasse sono un macabro segno di ciò che le autorità della fauna selvatica e i gruppi di conservazione dicono essere l’impatto del cambiamento climatico e del fenomeno meteorologico El Niño.
Le autorità hanno avvertito che potrebbero morirne altri esemplari, poiché le previsioni suggeriscono una scarsità di piogge e un aumento del caldo in alcune parti della nazione dell’Africa meridionale, tra cui il Parco Nazionale di Hwange. Il Fondo internazionale per il benessere degli animali l’ha descritta come una crisi drammatica per gli elefanti e altri animali.
El Niño è un fenomeno meteorologico naturale e ricorrente che riscalda parti del Pacifico, influenzando i modelli meteorologici in tutto il mondo. Mentre El Niño di quest’anno ha recentemente portato inondazioni mortali in Africa orientale, si prevede che causerà precipitazioni inferiori alla media in tutta l’Africa meridionale.
Tutto ciò è già stato avvertito in Zimbabwe, dove la stagione delle piogge è iniziata con settimane di ritardo rispetto al solito. Anche se ora è caduta un po’ di pioggia, le previsioni sono generalmente per un’estate asciutta e calda.
Il drammatico video di un cucciolo bloccato nel fango
Gli studi indicano che il cambiamento climatico potrebbe rendere El Niño più forte, portando a conseguenze più estreme. Ora le autorità temono che si ripeta quanto accaduto nel 2019, quando più di 200 elefanti a Hwange morirono a causa di una grave siccità.
Secondo Phillip Kuvawoga, direttore del programma paesaggistico presso l’International Fund for Animal Welfare, che ha lanciato l’allarme per gli elefanti di Hwange in un rapporto di questo mese, si tratta di un fenomeno che diventerà ricorrente.
La stagione delle piogge dello Zimbabwe iniziava in modo affidabile a ottobre e si protraeva fino a marzo. Negli ultimi anni è diventato irregolare e gli ambientalisti hanno notato periodi di siccità più lunghi e gravi. Il parco di 14.500 chilometri quadrati, che non ha un grande fiume che lo attraversa, ha poco più di 100 pozzi a energia solare che pompano acqua per gli animali.
Il portavoce dell’agenzia Parks Farawo ha pubblicato un video sul sito di social media X, ex Twitter, che mostra un giovane elefante che lotta per la vita dopo essere rimasto bloccato nel fango in una pozza d’acqua che si era parzialmente prosciugata a Hwange.
Farawo ha spiegato che gli elefanti più colpiti sono i giovani, gli anziani e i malati che non possono percorrere lunghe distanze per trovare l’acqua. Un elefante di medie dimensioni ha infatti bisogno di un’assunzione giornaliera di acqua di circa 200 litri.
Salvare gli elefanti non è solo per il bene degli animali. Sono un alleato chiave nella lotta al cambiamento climatico attraverso l’ecosistema, disperdendo la vegetazione su lunghe distanze attraverso lo sterco che contiene semi di piante, consentendo alle foreste di diffondersi, rigenerarsi e prosperare.
An elephant was found stuck in the mud this morning in Hwange. pic.twitter.com/a378DUSOxj
— Tinashe Farawo (@FarawoTinashe) November 28, 2023
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Fonte: ifaw
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