Straordinaria osservazione in Indonesia. Un orango di Sumatra selvatico ha curato una ferita sulla guancia applicando un trattamento naturale per giorni
![orango foglie](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2024/05/orango-foglie.jpg)
@Scientific Reports
Non solo delfini che si strofinano sui coralli per auto-medicarsi. Anche i primati curano le loro ferite ricorrendo a rimedi naturali nella “farmacia” dell’ambiente. Lo fanno i gorilla, ma anche gli oranghi.
Proprio un orango di Sumatra ferito in un combattimento è stato osservato nel suo habitat mentre applicava sul volto delle foglie appena masticate senza ingerirle e ripeteva il trattamento nei giorni seguenti. Nel giro di un mese, la ferita è guarita completamente.
Si tratta della prima registrazione del trattamento di ferite da parte di un orango di Sumatra allo stato selvatico. Il caso è stato oggetto di studio di una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
L’esemplare è un maschio di orango di Sumatra (Pongo abelii) di nome Rakus. Vive nel Parco nazionale di Gunung Leuser, in Indonesia, e nel 2022 è stato avvistato con una grossa ferita sulla guancia dovuta, come si presume, a uno scontro con un altro maschio.
Un gruppo di ricerca ha seguito l’animale e ha visto Rakus masticare il gambo e le foglie della specie Fibraurea tinctoria, una pianta chiamata anche Akar Kuning e nota localmente per le sue proprietà antibatteriche ed antiinfiammatorie oltre che effetti analgesici.
@Scientific Reports
L’orango ha successivamente steso l’impiastro sul volto, ricoprendo tutta la ferita ed effettuando lo stesso medicamento per più giorni. I ricercatori hanno descritto accuratamente la straordinaria osservazione e hanno anche notato che l’orango ha trascorso più tempo a riposare.
@Scientific Reports
Ciò suggerisce che l’animale stesse recuperando le energie perse a seguito del combattimento e accelerando il processo di guarigione. Rakus sembrava conoscere il procedimento, sapendo di trarne beneficio.
Gli studiosi credono, infatti, che questo comportamento sia intenzionale e sia diffuso socialmente da individuo a individuo. Tuttavia, nessun altro orango dell’area è stato visto utilizzare le foglie di Fibraurea tinctoria per curare le proprie ferite.
L’automedicazione in animali non umani non è una scoperta recente per quanto risulti difficile da documentare. La natura offre soluzioni a tutto con trattamenti condivisi tra le grandi scimmie.
Secondo gli esperti è “possibile che esista un meccanismo sottostante comune per il riconoscimento e l’applicazione di sostanze con proprietà mediche o funzionali alle ferite e che il nostro ultimo antenato comune mostrava già forme simili di comportamento nella preparazione di unguenti”.
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Fonte: Scientific Reports
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