Pellicce di foca: possibile ritorno della caccia commerciale in Europa (NO al massacro, fai sentire la tua voce)

L'Unione europea valuta l'adeguatezza della normativa sul commercio di prodotti di foca, mettendo a rischio il divieto comunitario a scopi commerciali. Affinché i provvedimenti siano ritenuti ancora idonei, l'Ue ha avviato un'iniziativa di consultazione pubblica. Anche tu puoi esprimere la tua opinione

L’Unione europea potrebbe fare un clamoroso passo indietro di quasi 20 anni, riaprendo la caccia alle foche per scopi commerciali. Lo sta valutando la Commissione europea, che ha avviato una procedura di fitness check.

La misura consiste nell’esaminare l’efficacia della legislazione comunitaria che limita le importazioni di prodotti derivati dalle foche trucidate. Tale legislazione era stata adottata nel 2009 con un divieto generale e, a seguito di un contenzioso dal Canada, modificata nel 2015.

La decisione arriva come un fulmine a ciel sereno dopo i pareri espressi dagli Stati membri in area Mar Baltico (Estonia, Lettonia, Svezia, Finlandia, Danimarca). A loro dire, le popolazioni di foche presenti in questi territori sarebbero in aumento, esercitando pressione su stock ittici ed economia.

L’iniziativa valuterà se le norme in vigore continuano ad essere idonee allo scopo, esaminando in particolare il loro impatto socioeconomico e sulle popolazioni di foche” fa sapere l’Unione europea.

A tale scopo, l’Ue consulterà alcuni Stati membri, i Paesi terzi interessati come il Canada, l’Industria e terrà conto anche dei feedback dei cittadini europei. La consultazione è pubblica.

Come far sentire la propria voce

Anche i cittadini europei sono chiamati a esprimere la propria opinione e a contribuire con il loro riscontro. Sulla base dei risultati della valutazione, la Commissione deciderà se apportare modifiche o approvare ulteriori misure.

C’è tempo fino al 7 agosto 2024 per contribuire con il proprio parere alla protezione delle foche. Per farlo, bisogna collegarsi QUI nella sezione Di’ la tua, registrarsi al portale o fare l’accesso con il proprio account e compilare il questionario online in qualunque lingua disponibile.

Anche le organizzazioni e le imprese possono partecipare alle consultazioni pubbliche previa iscrizione al registro per la trasparenza dell’UE.

L’associazione LAV, Lega Anti Vivisezione, ha espresso preoccupazioni per la mossa della Commissione europea e si è già attivata per scongiurare questa possibilità. È grazie alle campagne di sensibilizzazione che anche nel nostro Paese si è ottenuto il divieto nazionale all’import di pellicce di foca.

La LAV si appella perciò ai cittadini per dire no al commercio di prodotti derivati dalle foche.

La procedura di “fitness check” rischia ora di compromette questo storico traguardo di civiltà. Entro la fine del 2025 la Commissione UE deciderà se proporre modifiche all’attuale Regolamento “foche”, se cancellarlo, oppure se mantenerlo. Invitiamo tutti a difendere le foche partecipando alla Consultazione Pubblica e facendo sapere alla Commissione Europea che le foche devono rimanere protette” ha commentato Simone Pavesi, responsabile dell’area Moda Animal Free di LAV.

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Fonti: UE – LAV

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