Gucci utilizza ancora pelli esotiche nelle sue collezioni con accessori in pitone macchiati di sangue

Nessun cambiamento in vista per Gucci sulle pelle esotiche. Pitoni e altri animali selvatici continueranno a essere scuoiati per diventare accessori delle sue lussuose collezioni

Parole al vento e false promesse quelle dell’alta moda di Gucci, che tradisce l’impegno di collaborare con le organizzazioni animaliste per linee più consapevoli. Il CEO François-Henri Pinault della società madre Kering, che gestisce la maison fiorentina, lo aveva annunciato, illudendo di un cambiamento.

Le pelli di animali selvatici, come quella di pitone, di lucertola o struzzo, verranno utilizzate ancora nelle sue collezioni. Lo denuncia l’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), che aveva condotto investigazioni shock condotte negli allevamenti che forniscono pelli alle concerie di proprietà Kering.

Una delle indagini è stata realizzata in due allevamenti della Thailandia, dove quotidianamente i pitoni vengono macellati con metodi cruenti e disumani, che provocano loro dolore e una morte straziante.

Gli investigatori di PETA hanno documentato i lavoratori colpire la testa dei rettili con un martello, impalarli a ganci e pompare acqua nel loro corpo mentre si muovevano ancora per poi scuoiarli. Sembra un film dell’orrore, ma è realtà. Tutto questo per la loro pelle.

Anche in un allevamento di lucertole gli animali venivano legati per le zampe e decapitati con un machete senza alcuno stordimento tra sangue e resti dei corpi dei loro compagni. La pelle sarà trasformata in portafogli, cinture e borse firmate Gucci.

Alla luce delle atrocità che si celano dietro un lussuoso accessorio in pelle di pitone, gli attivisti per i diritti degli animali invitano la clientela ad aprire gli occhi e le azione a cambiare approccio. Gucci era intenzionata a farlo, avendo abbandonato permanentemente le pellicce.

Tuttavia, la “visione moderna ed etica del lusso” che Gucci sbandiera ai quattro venti nella scelta di diventare fur-free, non trova corrispondenza negli accessori in pelle esotiche. Anche quelle pelli urlano sofferenza.

In occasione della presentazione della collezione primavera/estate 2025 di Gucci alle Triennale di Milano, la PETA ha fatto sapere di aver organizzato un’azione di protesta. Nell’evento della Milano Fashion Week del 20 settembre gli attivisti sveleranno un’immagine di François-Henri Pinault come Pinocchio soprannominata “Pinaucchio”.

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Fonte: PETA

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