Questi 3 panda giganti che fanno ritorno in Cina dopo 20 in uno zoo è la cosa più tenera che vedrai oggi

Tre esemplari di panda giganti sono tornati in Cina dopo un viaggio estenuante che li ha portati a casa dagli Stati Uniti. Avevano passato più di 20 anni in uno zoo di Washington D.C. Lo stesso avverrà nel Regno Unito, che aveva già annunciato di rimpatriare i suoi due ultimi panda entro la fine dell'anno

Si chiamano Mei Xiang, Tian Tian e Xiao Qi Ji, il loro cucciolo maschio. Sono tre esemplari di panda gigante che hanno intrapreso un lungo viaggio per tornare in Cina, la terra di questa magica specie, dopo più di 20 anni passati in uno zoo degli Stati Uniti.

Erano in custodia presso il Smithsonian’s National Zoo and Conservation Biology Institute nell’ambito di accordi internazionali tra i due Paesi, che però sono stati rivisti più volte negli anni. Ora sono nuovamente a casa.

Il loro trasferimento è avvenuto più di una settimana fa quando tutto era ormai pronto per il rientro. Dopo una breve cerimonia tenutasi allo zoo, direttore e guardiani hanno salutato per l’ultima volta la famigliola di panda mentre gli animali si allontanavano collocati in tre grandi casse da trasporto.

Il viaggio è iniziato così, in direzione aeroporto internazionale di Dulles. Prima della partenza, i veterinari hanno accertato che i panda fossero in buona salute e potessero affrontare il lungo tragitto che li avrebbe portati in Cina. Le casse sono state riempite di bambù.

Ricevuto l’okay, i panda hanno lasciato il suono americano accompagnati da un custode e da un veterinario. Il volo ha avuto una durata di circa 19 ore, inclusa una tappa in Alaska, ad Anchorage, per fare rifornimento carburante.

Mei Xiang, Tian Tian e Xiao Qi Ji sono atterrati a Chengdu, nella Cina sudoccidentale, dove ha sede il centro Giant Panda Breeding Research Base.

La diplomazia cinese “dei panda”

Correva l’anno 2000 quando i due panda adulti, Mei Xiang e Tian Tian, sono stati trasferiti in America in un programma di conservazione della specie con il supporto della China Wildlife Conservation Association.

Il programma fu avviato nel 1972 quando l’allora presidente Nixon si recò in Cina per concordare i termini del progetto. Nello stesso anno il premier cinese Zhou Enlai donò due panda agli Stati Uniti.

L’atto di donare o dare in affidamento temporaneo i propri panda giganti rientra in un’azione politica conosciuta come “diplomazia dei panda”, con la quale la Cina ha mantenuto salda la cooperazione con altri Stati. 

Lo faceva prestando proprio i panda e utilizzando gli animali per fini politici. Il fatto che i tre panda giganti siano ora tornati in Cina non farebbe presagire nulla di buono per l’America.

Gli americani, dal loro canto, sperano che le relazioni tra i due Paesi siano portate avanti nei prossimi decenni con l’impegno di salvaguardare i panda come è stato fatto già per 50 anni. Lo ha ribadito anche Brandie Smith, direttrice dello Smithsonian’s National Zoo and Conservation Biology Institute.

Sappiate che il futuro è luminoso per i panda giganti. Restiamo impegnati nel nostro programma e non vediamo l’ora di festeggiare con tutti voi quando i panda potranno tornare a Washington” ha dichiarato Smith.

Ma sarà effettivamente così? I panda torneranno prima o poi a Washington oppure il messaggio non è stato recepito? Dopo gli Stati Uniti toccherà al Regno Unito, che ha già annunciato il rientro in Cina dei suoi due ultimi panda entro la fine dell’anno.

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Fonte: Smithsonian’s National Zoo and Conservation Biology Institute

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