Imprigionata per oltre 20 anni in una fattoria della bile, quest’orsa della Luna muove i primi passi da animale libero

Un'orsa della Luna di nome Buzz, rinchiusa per oltre 20 anni in una fattoria della bile ha scoperto il mondo oltre la sua gabbia angusta. Questi sono i suoi primi passi in un santuario, dove vivrà senza più conoscere il dolore. Buona nuova vita Buzz!

Oltre vent’anni di reclusione in una gabbia minuscola, vent’anni di sfruttamento, di crudeltà e di dolore in una fattoria della bile del Vietnam. Questo è tutto ciò che Buzz, un esemplare femmina di orso della Luna, ha conosciuto fino a quando la sua prigionia non è giunta al termine e la sua vita cambiata radicalmente.

A trarla in salvo l’associazione Animal Asia, che è riuscita a recuperare anche Armstrong, un altro orso della Luna di proprietà dello stesso allevatore. Dal 2002 si estraeva bile dalla loro cistifellea.

Buzz e il suo compagno di sventura sono stati accolti in un rifugio di Animal Asia per un periodo di quarantena e trasferiti successivamente nella loro nuova casa, il santuario Bach Ma. Qui Buzz ha scoperto sensazioni mai provate prima.

Come tutti gli orsi salvati dalle fattorie della bile, anche Buzz non sapeva esattamente cosa aspettarsi. Tentennava, aveva probabilmente pausa a spingersi più in là. Poi un movimento e ancora un altro verso l’esterno mentre il vento le accarezzava il manto. Questi i suoi primi passi nel santuario.

Il suo corpo è testimonianza e denuncia del suo passato. Come gli attivisti di Animal Asia spiegano, le cicatrici sul volto sono comunissime negli orsi della Luna recuperati da queste agghiaccianti realtà. Gli animali se le procurano sbattendo la testa contro le grate delle gabbie. È la frustrazione a spingerli a farlo.

Dal 1992 le fattorie della bile risultano tecnicamente illegali in Vietnam, ma centinaia di orsi della Luna sono ancora rinchiusi in ex allevamenti e torturati per queste pratiche perché nessuno sa cosa avviene dietro ai cancelli di queste strutture.

Oggigiorno la domanda di bile d’orso e prodotti a base di bile d’orso è ancora elevata. Proviene non solo da Cina e Giappone, ma anche da Australia, Indonesia, Singapore, Stati Uniti, Canada. Le alternative cruelty-free però esistono.

La missione di Animal Asia è salvare perciò ogni orso ancora sfruttato nelle fattorie della bile e inaugurare un nuovo mondo tutto da scoprire, proprio come con lo sbarco sulla Luna degli astronauti Buzz Aldrin e Neil Armstrong; da qui i nomi dei due animali.

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Fonte: Animal Asia/Facebook

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