Un altro orso rischia ora di essere condannato a morte in Trentino. La sua colpa? La sua natura confidente. L'esemplare avrebbe seguito una coppia di escursionisti su una strada forestale e si sarebbe avvicinato ai centri abitati. Per la Provincia è da abbattere
In Trentino gli orsi sono costantemente sotto attacco, qualunque cosa facciano e qualunque passo compiano. Un altro orso è stato accusato di comportamenti confidenti e problematici nei vallate di Trento e, nemmeno a dirlo, si parla già di rimozione ergo condanna a morte.
Il colpevole stavolta è l’esemplare identificato come M90, reo di aver seguito una coppia di escursionisti su una strada di Mezzana e di essersi addentrato nei centri abitati della Val di Sole in diverse occasioni a partire dallo scorso anno.
A riferirlo è la Provincia autonoma di Trento, che in un comunicato stampa ha dichiarato di aver informato già l’Ispra della corrente situazione. La Pat fa sapere di voler procedere con una “azione decisa” sebbene starebbe ancora indagando sulla vicenda.
La Provincia sta lavorando per ricostruire i fatti e accertare con sicurezza quanto accaduto al fine di perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento” si legge nella nota.
Le associazioni di tutela animale hanno esaurito le parole per commentare le mosse della Provincia, ma sono pronte all’ennesima battaglia per ostacolare la sua politica ursicida. La LEAL intende diffidare la Pat per l’eventuale rimozione dell’orso.
Facciamo notare con quale disinvoltura gli orsi che si rendono visibili vengano definiti “problematici”. L’orso M90 viene definito confidente e problematico pur non essendo mai stato responsabile di aggressioni. Gli orsi diventano confidenti a causa di motivi ormai noti a tutti: pasture gettate dai cacciatori, mala gestione rifiuti, cassonetti anti-orso inesistenti” afferma Gian Marco Prampolini, presidente della LEAL.
Nelle prossime ore l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, chiederà di avere accesso agli atti per conoscere tutti i dettagli del caso M90.
La Giunta Fugatti continua a non mettere in campo alcuna azione di prevenzione in grado di permettere una serena convivenza tra i grandi carnivori, residenti ed escursionisti, come dovrebbe fare un’Amministrazione responsabile” commenta l’Oipa.
Invece, piuttosto che effettive misure di prevenzione, pullulano le ordinanze di abbattimento e ddl per l’eliminazione di fino a 8 orsi l’anno.
Quest’ultimo ha appena ricevuto il via libera dalla Giunta. Serve solamente il parere favorevole del Consiglio provinciale per dare un taglio alla popolazione di orsi in Trentino e macchiarsi del sangue dei plantigradi.
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Fonti: Provincia autonoma di Trento – Oipa
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