Orsa KJ1 munita di radiocollare, “potrebbe avere le ore contate”

Dotata di radiocollare KJ1, la femmina di orso bruno per la quale la Provincia autonoma di Trento ha chiesto l'abbattimento. C'è preoccupazione per la sua incolumità. Gli animalisti temono che possa ripetersi quanto accaduto all'orso M90, identificato proprio grazie al radiocollare ed eliminato

È stata graziata due volte dall’intervento del TAR, che ha sospeso le ordinanze di abbattimento della Provincia autonoma di Trento accogliendo le richieste delle associazioni animaliste, ma non si può dire che l’orsa KJ1 sia salva del tutto.

Mamma orsa è stata munita di radiocollare. Lo ha confermato la Pat in un comunicato stampa, rendendo noto che l’esemplare radiomarcato tra il 22 e il 23 luglio scorso nell’Alto Garda dal Corpo forestale trentino è proprio KJ1.

Lo scorso 16 luglio, questa femmina d’orso bruno accompagnata da 3 piccoli è stata protagonista di un incontro ravvicinato. Ha attaccato un turista francese per proteggere i suoi orsacchiotti. Da allora viene monitorata essendo stata dichiarata pericolosa, ingiustamente.

Sappiamo, purtroppo, cosa potrebbe significare quel radiocollare a seguito del parere favorevole di Ispra all’abbattimento di mamma orso. Lo abbiamo imparato dal caso di M90, l’orso dotato di radiocollare, localizzato grazie a questo e ucciso senza indugio.

La paura è proprio che la storia possa ripetersi mietendo un’altra vittima tra la fauna selvatica trentina, KJ1. Per gli animalisti, l’orsa potrebbe avere le ore contate.

Come previsto con tutta probabilità la Provincia procederà con l’emissione del decreto provinciale per l’abbattimento di KJ1, considerata pericolosa, questo nonostante il Tar di Trento su istanza LEAL avesse sospeso in via cautelare l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente Fugatti, in attesa dell’udienza collegiale fissata per il 5 settembre. In questo caso si macchierebbe dell’ennesimo delitto legittimato dalla burocrazia nei confronti dell’ennesimo plantigrado che non ha saputo difendere e tutelare sul territorio” ha dichiarato Gian Marco Prampolini, presidente LEAL.

L’associazione, assieme alla LEIDAA, avevano chiesto il sequestro conservativo di KJ1 per proteggere l’orsa da condanne a morte, almeno fino al 5 settembre.

Il grilletto facile non ha nulla a che fare con la buona amministrazione, i problemi non si risolvono così” ha commentato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente di Leidaa.

Mentre gli animalisti si schierano in difesa di KJ1 e di tutti gli orsi del territorio, sull’altro fronte il Comitato “Insieme per Andrea Papi” ha organizzato una consultazione popolare in Val di Sole.

I residenti sono invitati a esprimere la loro opinione sul quesito “Ritieni che la presenza di orsi e lupi in zone densamente antropizzate come le valli di Sole, Peio e Rabbi sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica, un danno per l’economia e per la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?” Quasi 5mila sarebbero le firme raccolte in meno di una settimana.

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Fonti: Insieme per Andrea Papi/Facebook – LEAL – Provincia autonoma di Trento

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