JJ4: a che punto siamo con il trasferimento dell’orsa rinchiusa al Casteller di Trento?

Ci sono novità circa il trasferimento dell'orsa JJ4 in Germania? A che punto siamo a più di un anno dalla cattura dell'animale? Non dovrebbe mancare molto, ma attualmente tutto sembra tacere. Gli animalisti chiedono maggiore trasparenza da parte della Provincia autonoma di Trento sulle procedure

È passato più di un anno da quando l’orsa Gaia è stata catturata in natura e confinata in una delle gabbie del Casteller, la prigione per orsi alle porte di Trento. Un anno di battaglie legali e manifestazioni per chiedere al Consiglio di Stato di risparmiarle la vita.

Il risultato è stato raggiunto con l’udienza che ha salvato Gaia e disposto il suo trasferimento. Ma quando verrà trasferita? Lo aveva anticipato l’assessore provinciale alle Foreste e alla Caccia e Pesca, Roberto Failoni, e confermato anche di recente.

Gaia potrebbe lasciare il Casteller entro il prossimo autunno alla volta del centro Alternative Wolf and Bear Park, situato nella Foresta nera. L’obiettivo è consegnare l’orsa responsabile della morte di Andrea Papi nel rifugio della Germania, dove si trova anche l’orsa Jurka, mamma di JJ4.

Il rifugio è stato scelto dalla Provincia contrariamente alle proposte delle associazioni, che avevano individuato il santuario Libearty Bear Sanctuary in Romania e che noi di greenMe abbiamo visitato. Ma a che punto siamo con questo trasferimento che dovrebbe essere imminente?

Mancano poco più di 2 mesi all’inizio dell’autunno e ancora non si hanno aggiornamenti su Gaia, ma solo dichiarazioni senza conoscere i dettagli delle procedure, qualora siano state avviate. Lo contesta la LAV, la Lega Anti Vivisezione, che accusa la Pat di poca trasparenza.

La storia dell’orsa JJ4 e della tragedia di Andrea Papi ha attirato l’attenzione internazionale sul Trentino e sulla gestione degli orsi nei territori di competenza, una gestione che presenta falle e criticità ancora non affrontate a dovere.

In attesa del parere che sarà emesso dalla Corte di giustizia europea, la Provincia autonoma di Trento fa sapere di aver agito correttamente nel gestire l’esemplare. Ma alle associazioni animaliste, preoccupate per il benessere dell’orsa e di quello dell’orso Papillon M49, questo non basta.

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Fonti: Provincia autonoma di Trento – LAV

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