Orrore in Trentino, ucciso un lupo con un colpo d’arma da fuoco

Scempio in Trentino dove un lupo è stato trovato morto di recente. Le indagini hanno confermato un colpo di un'arma da fuoco nel suo corpo. A inizio febbraio un altro esemplare era stato ucciso a fucilate nel Parco del Matese e ancora altri mesi prima. Troppi i predatori che hanno perso la vita per colpa dell'ignoranza dell'uomo

Terribile ritrovamento in Trentino dove nei giorni scorsi il corpo senza vita di un lupo è stato recuperato in località Castel Penede a Nago Torbole. A ucciderlo un colpo di un’arma da fuoco secondo quanto confermato dagli esami effettuati sulla carcassa.

Nemmeno due settimane fa un altro esemplare di lupo era stato freddato nel Parco del Matese. Malgrado il predatore sia tutelato dalla legge 157/92, dalle convenzioni internazionali e dalla direttiva europea Habitat, nella Penisola il lupo continua a essere vittima dell’ignoranza e della ferocia umana.

Per l’Enpa si tratta infatti dell’ennesimo gravissimo atto di bracconaggio nel nostro Paese. Una situazionale allarmante che conferma ancora una volta un accanimento da parte di una fetta della popolazione verso questo carnivoro.

Troppi i lupi ammazzati barbaramente sul territorio nazionale, uccisi a fucilate ed esposti in piazza o decapitati come il povero predatore fatto fuori in provincia di Sondrio mesi addietro.

Non accettiamo l’assunto che sia la protezione di queste specie a causare la loro uccisione vigliacca! Quando avvengono questi atti inaccettabili in una società che voglia definirsi civile, la reazione deve essere una sola: più controllo e più severità verso chi infrange le leggi che tutelano l’ambiente, le persone e il nostro diritto a vivere in un territorio ricco di biodiversità, ha detto l’Enpa.

L’associazione è pronta a costituirsi parte civile in caso di processo, attendendo che il Corpo forestale provinciale possa dare un volto all’assassino e assicurarlo alla giustizia.

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Fonte: Enpa

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