Ora sappiamo che assisteremo a invasioni di locuste sempre più frequenti

Le invasioni di locuste saranno sempre più frequenti negli anni a venire. Secondo un nuovo studio scientifico, l'habitat di questi insetti si espanderà. A rischio vi è la sicurezza alimentare globale

In alcune parti dell’Africa, le locuste del deserto Schistocerca gregaria sono considerate da agricoltori e allevatori una vera piaga. Gli insetti proliferano invadendo i campi e minacciando la produzione agricola e la sicurezza alimentare. Il conseguente rischio sono le carestie.

Volano a milioni, capaci di nutrirsi di interi raccolti in pochissimo tempo, come dimostrato dalle terribili “epidemie” di locuste che nel 2019-2020 hanno devastato l’Africa orientale. Ora, però, anche nuove regioni sarebbero esposte a ondate di locuste su larga scala.

A lanciare l’allarme è un nuovo studio apparso sulla rivista Science. Tramite modelli matematici e climatici, un team di studiosi ha esaminato le dinamiche locuste-clima e tutti i fattori che influenzano le invasioni degli insetti.

Il clima gioca un ruolo fondamentale nel ciclo di vita delle locuste perché queste si riproducono in modo spaventoso quando periodi di siccità si alternano a piogge continue. Sono queste le condizioni favorevoli che innescano le invasioni di locuste.

La siccità può fungere da precondizione per le epidemie di locuste” scrivono i ricercatori nella pubblicazione.

Sono stati perciò consultati i dati della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, e del Locust Hub dal 1985 al 2020 per valutare possibili scenari futuri.

I risultati delle previsioni climatiche suggeriscono che, a causa del riscaldamento globale, l’areale di distribuzione delle locuste del deserto si espanderà del 13%-25%. Nuovi hotspot potranno essere India occidentale, Iran, Afghanistan e Turkmenistan.

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Negli ultimi anni abbiamo assistito a una migrazione delle locuste verso est e verso nord. Zone come Africa nordoccidentale, Corno d’Africa, Medio Oriente e l’area indo-pakistana sono ritenute tuttora ad alto rischio.

Per gli scienziati, però, la migrazione spaziale delle locuste potrebbe avere ripercussioni simultanee in Paesi anche molto distanti tra loro se si tiene conto di variabili come inondazioni e velocità del vento.

I nostri risultati mostrano che alcuni Paesi non vicini, come India e Marocco, India e Algeria, India e Sudan, Pakistan e Marocco, Pakistan e Algeria, Pakistan e Arabia Saudita, hanno maggiori probabilità di incontrare crisi simultanee di locuste” osservano i ricercatori.

Gli studiosi credono entro la fine del XXI secolo l’habitat delle locuste sarà sempre più vasto poiché continuerà a estendersi. Così è accaduto dal 1985 in poi.

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Comprendere l’evoluzione delle migrazioni delle locuste è una sfida per il futuro, essendo Africa e Asia i “granai del mondo”.

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Fonte: Science

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