Una nuova specie di serpente è stata scoperta in un museo dello Zimbabwe grazie alle moderne tecniche di estrazione e sequenziamento del DNA. I ricercatori non sanno tuttavia se questo rettile appena identificato popoli ancora il Paese africano o se si sia già estinto
I musei di tutto il mondo custodiscono reperti dal valore inestimabile che hanno permesso agli studiosi di conoscere la storia della nostra evoluzione, del nostro Pianeta e di tutti i suoi esseri viventi. Non sorprende infatti che proprio in questi luoghi di cultura possano essere fatte nuove interessantissime scoperte.
È successo esattamente questo nelle collezioni del Museo di storia naturale dello Zimbabwe dove è conservato un serpente del genere Hemachatus, proveniente dagli altipiani orientali del Paese. Grazie alle moderne tecnologie per l’estrazione e il sequenziamento del DNA un team di studiosi ha potuto dimostrare che l’esemplare appartiene a una nuova specie di serpenti rispetto a quanto si credeva.
Ma perché solo adesso è stata fatta questa scoperta? Tutto è iniziato oltre un secolo fa. Il serpente venne avvistato per la prima volta nel lontano 1920 nello Zimbabwe, ma allora non vi fu modo di studiarlo. Si pensava inizialmente che fosse un cobra per una certa somiglianza con quest’ultimo.
Passò parecchio tempo prima che altri esemplari vennero segnalati nella regione sfuggendo tuttavia nuovamente ai ricercatori. Donald G. Broadley, famoso erpetologo dell’Africa meridionale, riuscì a descrivere il serpente solo nel 1961 identificandolo come Hemachatus haemachatus, lo “sputatore del Sudafrica”, un serpente velenoso distribuito nello Stato africano e mai più osservato dopo il 1988.
La sola cosa da fare era affidarsi completamente all’intuizione di Broadley poiché il materiale genetico del presunto Hemachatus haemachatus risultava degradato e quindi impossibile da studiare per confermare o smentire l’ipotesi dell’erpetologo.
Questo fino ai giorni d’oggi quando un gruppo internazionale di biologi è riuscito a condurre analisi filogenetiche e morfologiche sul campione presente negli archivi museali. I risultati hanno mostrato un lignaggio antico e chiaramente distinto.
La nuova specie è stata chiamata Hemachatus nyangensis, da Nyanga ossia il distretto dello Zimbabwe in cui il serpente è stato documentato.
Come il Hemachatus haemachatus, anche il Hemachatus nyangensis sputa veleno quando si sente minacciato. Secondo gli studiosi si tratterebbe di un risposta evolutiva alle pressioni dei primi ominidi, un meccanismo di difesa sviluppato quindi nel tempo.
Il Hemachatus nyangensis è caratterizzato da testa nera, corpo giallo/arancione con sfumature tendenti al marrone, bande trasversali nere, mento marrone scuro, gola nera con due bande trasversali bianche. Il ventre e la coda sono invece grigi.
L’areale di distribuzione del Hemachatus nyangensis è il centro Nyanga e il suo Parco nazionale. I ricercatori non sanno tuttavia se la specie popoli ancora queste terre o se si sia già estinta in precedenza. Ulteriori ricerche e spedizioni sul campo potrebbe fornire le risposte che gli esperti cercano.
In considerazione del suo riconoscimento come un lignaggio altamente distinto, è necessaria un’azione urgente per determinare se qualche popolazione sopravvive e per salvaguardare l’habitat rimanente” hanno osservato i ricercatori nello studio.
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Fonte: PLOS ONE
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