Noor Jehan, l’elefantessa più sola del mondo: malata e rinchiusa in uno zoo del Pakistan

In uno zoo del Pakistan un'elefantessa di 17 anni è quasi paralizzata e soffre tremendamente nelle sua tristissima esistenza. Il pachiderma ha bisogno di cure specifiche e attivisti e cittadini hanno lanciato una petizione affinché si faccia urgentemente qualcosa per lei

Si muove con immensa fatica nel suo recinto arido circondato da spranghe di ferro, quasi paralizzata dal dolore. In questa gabbia a celo aperto è imprigionata Noor Jehan, un’elefantessa africana di 17 anni dello zoo di Karachi, Pakistan. Qui ha trascorso tutta la sua non-vita. Nessun albero, non un stimolo, alcun arricchimento ambientale.

Da tempo Noor Jehan ha sviluppato alcune problematiche di salute, tipico per gli animali detenuti in cattività. Oltre alla disperazione che trasuda dai suoi occhi, l’elefantessa è stata già sottoposta a una operazione chirurgica a una zanna e ora le sue zampe non reggono più il peso della sua sofferenza.

Organizzazioni internazionali per i diritti degli animali e attivisti hanno accusato lo zoo di aver trascurato Noor Jehan e di non avere le competenze per curare il pachiderma. Lo staff veterinario di Four Paws aveva già constatato le condizioni in cui versavano gli elefanti nel 2022 in vista dell’intervento.

Da allora il quadro clinico di Noor Jehan sembra peggiorato. I cittadini hanno lanciato una petizione, chiedendo alle autorità di ricollocarla immediatamente al Safari Park della città.

Noor Jehan è quasi immobilizzata perché le articolazioni delle zampe posteriori non le permettono di raddrizzarle. È uno spettacolo dell’orrore guardare un elefante così giovane che sembra disabile e temere che possa morire, si legge nella raccolta firme.

Ciò che tutti si augurano è che Noor Jehan venga sottoposta ai trattamenti di cui necessita disperatamente e che la sua agonia possa aver fine. La storia di Kaavan, l’elefante più solo del mondo proveniente anch’egli da uno zoo del Pakistan, aveva fatto il giro del mondo dopo che la cantante statunitense Cher si era fatta portavoce della sua desolata esistenza.

Kaavan è stato trasferito in un santuario della Cambogia. Adesso c’è un altro pachiderma da aiutare, sempre in Pakistan, e si chiama Noor Jehan.

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