Non solo orsi, anche i lupi nel mirino: via libera all’abbattimento di 2 esemplari in Val Venosta

Ci risiamo. I lupi dell'Alto Adige sono di nuovo in pericolo: via libera all'abbattimento di due esemplari in Val Venosta. La loro colpa? Aver seguito il loro istinto. Una decisione crudele che lascia con l'amaro in bocca, a maggior ragione in occasione della Giornata mondiale dei lupi che si celebra il 13 agosto

Mentre la Provincia autonoma di Trento continua ad accanirsi contro gli orsi, nel vicino Alto Adige a finire nel mirino delle autorità sono i lupi. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha firmato l’autorizzazione al prelievo di due esemplari nell’Alta Val Venosta (Malles-Curon). La storia si ripete: come forse ricorderete, anche lo scorso anno era stato autorizzato l’abbattimento di altri due lupi, poi sospeso dal Tar di Bolzano. 

La drastica decisione, che sta scatenando l’ira delle associazioni animaliste, è stata presa a seguito di alcune incursioni avvenute in vari alpeggi fra la scorsa primavera e l’estate.

Tra il 14 maggio e il 21 luglio è stato segnalato un totale di 30 capi di bestiame uccisi in nove attacchi di lupo confermati in tre alpeggi nei territori comunali di Malles (frazione di Planol) e Curon. Gli alpeggi di questi Comuni sono designati come aree di protezione dei pascoli, gli undici proprietari hanno attuato misure di protezione del gregge (pastori, cani da guardia del bestiame, recinzioni elettrificate). Il Corpo forestale provinciale è stato autorizzato al prelievo dei due lupi. – si legge nel comunicato della Provincia autonoma di Bolzano. – Le autorizzazioni alla rimozione degli animali sono valide per 60 giorni dalla data della firma.

L’autorizzazione è stata redatta dagli esperti del Corpo forestale provinciale in collaborazione con l’Avvocatura della Provincia, dopo aver preso in considerazione la relazione positiva ricevuta dall’Ufficio gestione fauna selvatica e dopo aver esaminato a fondo la situazione legale. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha dichiarato il prelievo conforme alla legge provinciale, ma non ha fornito una valutazione.

Le associazioni animaliste promettono battaglie legali per proteggere i lupi

Ancora una volta, come accaduto anche nel caso degli orsi in Trentino, gli animali vengono punti per aver agito secondo il loro istinto, invece di lavorare per una convivenza più efficace con la fauna selvatica. La mossa del governatore Arno Kompatscher è stata criticata duramente dall’ENPA.

Il presidente, subdolamente, dispone abbattimento di due lupi nei giorni di ferragosto (quando e’ piu’ difficile intervenire) e dopo la bocciatura del tar dell’anno scorso. – denuncia l’associazione, annunciando ricorso alle vie legali per impedire un’eventuale violazione della normativa europea in materia – I lupi sono “accusati” di entrare nelle malghe. ma queste malghe che protezione avevano? A chi fa comodo abbattere i due lupi? alla politica? Ricordate che le fonti scientifiche sostengono che per essere efficaci i metodi devono essere applicati simultaneamente (ad esempio cani da guardiania e recinzioni, o presenza di pastori).

Questi affascinanti animali, protetti a livello europeo, continuano ancora ad ssere spesso vittime di pregiudizi e bracconieri senza scrupoli nel nostro Paese.

Secondo la Provincia autonoma di Bolzano, l’eliminazione di due lupi non avrebbe conseguenze sull’ecosistema (“lo stato di conservazione favorevole del lupo è stato confermato a livello europeo, nella regione alpina, negli Appennini e in Trentino-Alto Adige, in accordo con diversi scienziati” si legge infatti nella nota).

Proprio qualche settimana fa la Corte di giustizia della Ue si è espressa su un caso sollevato in Austria e uno nella regione autonoma spagnola di Castiglia e Lèon, ribadendo il divieto di caccia al lupo e stabilendo che le Regioni non possono contravvenire alle norme europee sulla protezione della specie, se a livello nazionale il suo stato di conservazione non è soddisfacente.

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Fonti: Provincia autonoma di Bolzano/ENPA

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