No alla caccia selvaggia: arriva lo stop del Governo con il ritiro di quasi tutti gli emendamenti

Caccia selvaggia? No, grazie. Lo avevano chiesto migliaia di cittadini italiani ed europei e ora è arrivato anche parere contrario dal Governo. Gli emendamenti in materia venatoria sono stati quasi tutti ritirati. Le associazioni animaliste si dicono soddisfatte, ma continueranno a vigilare attentamente sulla fauna selvatica e la sua tutela

Proposte assurde in tema venatorio che aprivano a vanificare i ricorsi contro i calendari venatori illegittimi, sparare agli uccelli in migrazione sui valichi montani, sottrarre i richiami vivi dalle tutele della legge, ma che hanno ricevuto parere contrario dal Governo.

Gli emendamenti sulla “caccia selvaggia”, così soprannominata dagli animalisti, sono stati quasi tutti ritirati o bocciati come disposto dalla Commissione Agricoltura del Senato, nell’ambito dei lavori di conversione in legge del dl Agricoltura.

Lo rende noto soddisfatta una coalizione di sigle animaliste formata da Animalisti Italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Federazione nazionale Pro natura, Gaia Animali e Ambiente, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Leidaa, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Oipa, Rete dei santuari di animali liberi e Wwf Italia.

Le associazioni si erano appellate al presidente del Senato Ignazio La Russa, inviando una lettera in cui si poneva l’accento sulle gravità delle iniziative presentate in materia venatoria e sui loro impatti.

Si parla di misure noncuranti della normativa nazionale e comunitaria, che metterebbero a repentaglio la tutela degli animali selvatici. Ma i cittadini italiani ed europei hanno percepito la minaccia e sostenuto petizioni per bloccare questi emendamenti.

Oltre 65mila sono state le firme raccolte grazie alla petizione lanciata da Lipu-BirdLife Italia. Le organizzazioni animaliste hanno esultato per la notizia senza però abbassare la guardia.

Questo risultato conferma quanto avevamo denunciato circa la palese violazione delle norme costituzionali ed europee che sarebbe stata determinata dall’approvazione degli emendamenti ‘caccia selvaggia’. Non si può pensare di eliminare le principali misure di protezione degli animali selvatici senza badare alle conseguenze a danno di tutti. La natura è ancora in pericolo, per questo continueremo a vigilare, nell’interesse di tutti i cittadini, per fermare ogni tentativo di deregolamentazione, a partire dalla proposta di legge ‘sparatutto” ancora in discussione alla Camera dei deputati e dai calendari venatori 2024/25 che le Regioni stanno pubblicando in questi giorni e che in molti casi presentano evidenti illegittimità” ha dichiarato la coalizione.

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Fonte: OIPA

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