Dal Consiglio di Stato francese arriva lo stop alle attività di pesca per limitare le catture accidentali di delfini e focene lungo le coste del paese. Il fermo pesca sarà però temporaneo e localizzato, ma per le associazioni a protezione del mare si tratta di una decisione epocale dopo anni di battaglie
Stop alle attività di pesca lungo le coste del golfo di Biscaglia. Questa l’ultima misura disposta dal Consiglio di Stato francese per limitare le catture e le uccisioni accidentati di delfini. Le segnalazioni di delfini comuni, tursiopi e focene trovati privi di vita con profonde ferite sui loro corpi non fanno che aumentare e già dall’inizio dell’anno sono stati registrati 174 spiaggiamenti. Un numero impressionante che richiede una azione non più rimandabile.
Per questo l’alto tribunale francese ha preso posizione e in un comunicato stampa dello scorso 20 marzo ha ribadito l’urgenza di intervenire. Tra i provvedimenti adottati precedentemente sulla base di consulti scientifici vi erano i dissuasori acustici di cui i pescherecci sono stati dotati. Questi non hanno però ridotto a sufficienza le catture accidentali. A questi dispositivi seguirà entro 6 mesi il fermo pesca.
Lungo il golfo di Biscaglia, dove ci si concentrerà, la situazione è drammatica. Qui kilometri e kilometri di reti da pesca imprigionano il mare e le sue creature. Tra queste vi sono i delfini, che per sopravvivere e cacciare le loro prede finiscono in queste trappole mortali.
Le misure adottate devono consentire di garantire uno stato di conservazione favorevole per il delfino comune, il tursiope e la focena comune, conformemente agli obblighi derivanti dal diritto europeo della pesca 1 e dalla direttiva “Habitat” del 1992 2 […] e con ulteriori misure stimare con maggiore precisione il numero di catture annuali di piccoli cetacei, in particolare continuando a rafforzare il sistema di osservazione in mare, si legge nella nota stampa.
Dal 2018 le organizzazioni in difesa del mare Sea Shepherd, France Nature Environnement e DMA pattugliano le coste francesi e denunciano i decessi di delfini e focene legati alle attività umane, sensibilizzando i cittadini e le istituzioni sul tema. Il fermo pesca stabilito dal Consiglio di Stato è stato accolto come una grande vittoria.
La chiusura delle attività di pesca sarà temporanea e localizzata. A partire da quest’inverno e nei prossimi queste saranno interrotte per tre mesi mentre per un solo mese ogni estate.
Durante questo periodo tutti saranno vincitori. La biodiversità marina potrà finalmente respirare, i delfini liberi dalle reti, i pesci catturati crescono, si riproducono. Le popolazioni ittiche saranno più resistenti alla pressione della pesca. I pescatori potranno riposare pur essendo compensati durante il fermo e offrire metodi più selettivi, scrive Sea Shepherd France che assieme a France Nature Environnement e DMA seguirà molto attentamente i passi del Governo affinché non si retroceda.
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Fonte: Conseil d’État
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