Lupo, nelle Marche aumentano gli indennizzi agli allevatori, ma è ancora lontano il piano di gestione del predatore

Coldiretti Marche rende nota la decisione della Regione di aumentare gli indennizzi per i "danni da lupo" a favore degli allevatori, ma una corretta gestione del predatore ancora non c'è in moltissimi territori italiani

Aumentano gli indennizzi a favore degli allevatori marchigiani per i danni causati dalla fauna selvatica, lupi in particolare. Ad annunciarlo la Coldiretti Marche nelle ultime ore. La Regione ha infatti decretato un aumento significativo dei contributi fino al 24% in più rispetto al passato.

Una decisione attesa in tutto il territorio regionale visto anche il numero in crescita della popolazione di lupi nella nostra Penisola. Sarebbero attualmente oltre 3300 i lupi diffusi in Italia.

Come Coldiretti Marche seguiamo da anni questa problematica e più volte abbiamo evidenziato che gli indennizzi non erano sufficienti a coprire le spese tra danni diretti e indiretti derivanti da stress come gli aborti o la riduzione di produzione di latte con la conseguente perdita di reddito.

L’aumento delle spese dovuto ai rincari energetici aveva complicato ulteriormente un quadro già difficile. Siamo soddisfatti di questo intervento, la Regione ha ascoltato, ha dichiarato Alberto Frau, Direttore di Coldiretti Marche.

Peccato che inascoltato e inattuato rimanga ancora il piano d’azione e conservazione del lupo in Italia. Se i risarcimenti saranno più cospicui e la situazione indennizzi può considerarsi sbloccata, non è così per le operazione di salvaguardia che consentono di proteggere la specie in questione e allo stesso tempo le attività umane, pastorizia in primis.

In alcuni Comuni marchigiani, come ad esempio a Castelfidardo, l’amministrazione chiede con urgenza un sistema di controllo per monitorare i branchi di lupi. Questo sia per la tutela dei predatori che per gli attacchi al bestiame e per l’incolumità pubblica. Le segnalazioni sono state numerose, ma ancora nessun intervento è stato inserito in agenda.

Secondo quanto rende noto il Comune di Castelfidardo, la Coldiretti Marche si sarebbe assunta l’impegno di far riaprire in breve tempo i bandi regionali per finanziare le misure di prevenzione anti-lupo. Ma quali sono gli interventi e i progetti su cui le Regioni italiane dovrebbero investire?

Come riporta il piano della conservazione e della gestione del lupo in Italia, stilato dal ministero dell’Ambiente con consultazione dell’ISPRA, i sistemi di prevenzione più efficaci sono caratterizzati da più misure congiunte come:

  • cani pastore
  • recinti elettrici e recinzioni in rete
  • sistemi di raggruppamento mobile elettrificati delle mandrie e dei greggi
  • guardiania
  • interventi di costruzione/ristrutturazione delle stalle
  • sistemi fotografici di allarme e la costruzione di recinti per la permanenza notturna degli animali

Questi sono i primi sistemi per una pacifica convivenza tra essere umano e predatore, poi gli indennizzi. Ma per questa convivenza bisognerà attendere ancora. Quanto non si sa.

Fonte: Coldiretti Marche/Facebook

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