I membri della Convenzione di Berna, in vista della discussione che si terrà durante la 44ª riunione del Comitato Permanente, dal 2 al 6 dicembre 2024, dovranno anche decidere in merito alla proposta di declassamento della protezione del lupo
Tra oggi e il 6 dicembre, il Comitato permanente della Convenzione di Berna (la Convenzione sulla Conservazione della Vita Selvatica e degli Habitat naturali in Europa) dovrà decidere – in occasione della sua 44esima riunione – se declassare lo status di protezione dei lupi da “strettamente protetto” a “protetto“.
Una mossa che genera preoccupazione e che fa seguito a una decisione del 25 settembre scorso dei Paesi dell’Unione europea sulla base di una proposta della Commissione europea.
Ne abbiamo parlato qui: Clamoroso passo indietro: l’Unione europea (con il voto dell’Italia) vuole ridurre la protezione dei lupi
La proposta (…) è ampiamente considerato illegale, privo di giustificazione scientifica e viola i principi della partecipazione democratica e dello stato di diritto nel processo decisionale, si legge in una lettera aperta pubblicata da Green Impact e altre ONG, al Segretario della Convenzione di Berna e al Segretario Generale del Consiglio d’Europa.
Di fatto, quella proposta non presenta prove scientifiche che potrebbero essere riconosciute e accettate dalla comunità scientifica internazionale e viola sostanzialmente sia il diritto dell’Ue che la Convenzione di Berna.
Cosa dice e cosa sta facendo la comunità scientifica
La comunità scientifica internazionale si sta schierando contro il declassamento, evidenziando la mancanza di prove scientifiche a sostegno della proposta dell’Ue, ha dichiarato Gaia Angelini, presidente dell’ONG Green Impact in un comunicato stampa.
Un gruppo di esperti, inoltre, sta attualmente facendo circolare due lettere indirizzate al Segretario generale della Convenzione di Berna, così come la Large Carnivore Initiative for Europe (LCIE), un gruppo specializzato dell’IUCN, ha preso una netta posizione contro la proposta.
Il Mediatore apre un’indagine
Il 28 ottobre, il Mediatore europeo Emilly O’Reilly ha avviato un’indagine sulla proposta della Commissione europea di declassare lo status di protezione del lupo, a seguito di una denuncia presentata dall’ONG Client Earth.
O’Reilly ha chiesto alla Commissione di “chiarire su quali prove scientifiche ha basato la sua dichiarazione sul pericolo rappresentato dalla popolazione di lupi” e ha sottolineato che la Commissione si era discostata dalle linee guida per legiferare meglio sulla consultazione delle parti interessate, quando ha effettuato una raccolta mirata di dati e ne ha chiesto le ragioni.
L’Ombundsman ha anche sollevato preoccupazioni sul livello di trasparenza e sulla natura democratica del processo stesso, che anche noi avevamo sottolineato. Dubitiamo fortemente che sia conforme ai principi fondamentali del processo legislativo dell’UE, ha dichiarato l’avvocato di ClientEarth Ilze Tralmaka..
Poiché la Commissione ha tempo fino al 24 gennaio del prossimo anno per rispondere a queste domande iniziali, è improbabile che l’indagine influisca sul voto.
La proposta richiede la maggioranza dei due terzi in seno al Comitato permanente per essere adottata. Ma le ONG sono preoccupate che la proposta possa comunque passare, dato “il potere di voto sproporzionato dell’UE (27 voti) alla Convenzione di Berna“, come evidenziato nella lettera ai leader mondiali.
Staremo a vedere.
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