L’ocelot sta per tornare in Texas: al via storica ripopolazione per salvarlo dall’estinzione

Nello Stato americano del Texas numerose istituzioni e centri di ricerca hanno unito le forze per salvare gli ultimi ocelot dall'estinzione. Il progetto prevedere il recupero della specie con una nuova popolazione da reintrodurre in natura

Tra i felini selvatici distribuiti negli Stati Uniti ve n’è uno che un tempo era quasi il simbolo del Texas, della Louisiana e dell’Arizona: l’ocelot o gattopardo americano Leopardus pardalis.

Oggi l’ocelot è quasi scomparso dal paesaggio meridionale e associazioni e istituzioni stanno facendo di tutto per salvare gli ultimi esemplari del Texas da un destino che sembra già scritto dall’essere umano.

La popolazione di questo felino ha subito un drastico calo negli anni per via della caccia eccessiva e della frammentazione dell’habitat. Nel 1982 l’U.S. Fish and Wildlife Service ha classificato la specie come minacciata di estinzione, inserendola nell’Endangered Species Act (ESA).

Attualmente sono meno di 100 gli esemplari di ocelot che ancora popolano le regioni del Texas, dove la specie lotta per la sopravvivenza malgrado la consanguineità e un elevato tasso di mortalità dovuto a collisioni con i veicoli.

Per questa ragione diverse agenzie governative, atenei, organizzazioni e centri di ricerca – tra cui U.S. Fish & Wildlife Service, Duquense University e Predator Conservation, hanno unito le forze per reintrodurre l’ocelot in natura con un progetto di ripopolazione della specie dal nome Recover Texas Ocelots.

Ognuno ha messo a disposizione le proprie competenze per la conservazione dell’ocelot. Ad oggi i restanti ocelot vivono in ranch privati nel sud del Texas e nel Laguna Atascosa National Wildlife Refuge.

La convivenza con gli allevatori è pacifica in quanto questi felini predano raramente il bestiame, attaccando invece i piccoli roditori e uccelli.

Anche i proprietari terrieri stanno dando il loro contributo attraverso un accordo Safe Harbor, una collaborazione volontaria per raccogliere dati sugli ocelot che si aggirano localmente e ripristinare il loro territorio.

Le iniziative prevedono il recupero della specie tramite la reintroduzione di una nuova popolazione, il monitoraggio dei gruppi, la gestione dell’habitat e la ricerca genetica sul gattopardo americano. L’obiettivo è portare la popolazione di ocelot texana ad almeno 200 individui nel corso di 10 anni.

L’impegno c’è tutto. In estate il Caesar Kleberg Wildlife Research Institute (CKWRI) della Texas A&M University-Kingsville, che da quattro decenni studia gli ocelot, ha ricevuto finanziamenti per le attività di studio e di protezione del felino.

L’augurio è di vedere presto più ocelot in natura e festeggiare gli sforzi di protezione di questa specie così vulnerabile.

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Fonti: Recovering Texas OcelotsU.S. Fish & Wildlife Service

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