Limulo, l’artropode massacrato per il suo sangue blu (e i test farmaceutici alternativi per salvarlo)

Negli Stati Uniti i test farmaceutici continuano a fare impiego del sangue blu del limulo, un artropode selvatico distribuito lungo le coste. Il loro sangue viene usato come reagente per il rilevamento di endotossine, ma alternative sicure e sintetiche esistono

Corazzato, dall’aspetto primitivo e con un sangue tuttora preziosissimo per la ricerca farmaceutica. Il limulo, Limulus polifemo, continua a essere catturato lungo le coste degli Stati Uniti per finire nei laboratori americani dove il suo sangue viene estratto per condurvi dei test.

Il sangue di questo animale simile a un granchio,  ma in realtà appartenente alla classe degli artropodi e strettamente imparentato con ragni e scorpioni, svolge ancora un ruolo fondamentale nella medicina umana.

A cosa serve il sangue di limulo?

Il colore “blu” del sangue è in realtà paglierino, ma assume questa colorazione ad alte concentrazioni di ossigeno. Esso è utilizzato come reagente per i test delle endotossine nell’ambito della produzione farmaceutica poiché contiene amebociti.

Da questi si estrae un agente coagulante chiamato Limulus Amoebocyte Lysate o LAL, che “intrappola” tossine e batteri in un coagulo. Il LAL trova largo impiego nelle aziende farmaceutiche, che testano per mezzo di questo la sterilità di vaccini, farmaci e altri dispositivi medici.

Come si estrae il sangue di limulo?

Sebbene i test non comportino la morte dei limuli, la specie è stata oggetto di un accanito dibattito sul benessere animale negli Stati Uniti. Il limulo è un artropode distribuito ampiamente nel Nuovo Continente. Al mondo ne esistono quattro specie, ma la più abbondante per popolazione è proprio quella americana, sulla costa atlantica dal Maine alla penisola dello Yucatan.

Le femmine di limulo possono deporre anche più di 100.000 uova. Nella fertilità della specie le aziende farmaceutiche hanno trovato un’ulteriore ricchezza. Questo ha fatto sì che intorno agli anni ’90 i prelievi di limulo dalle aree costiere aumentassero significativamente.

Nel 1998, l’Atlantic States Marine Fisheries Commission, in rappresentanza di 15 Stati americani dal Maine alla Florida, ha previsto un piano di gestione del limulo stabilendo quote di raccolta obbligatorie per ciascuno Stato. Una simile regolamentazione non esiste però in Asia dove è presente il limulo Tachypleus tridentatus, specie minacciata di estinzione.

Oggi la ricerca sul sangue blu dei limuli è ancora necessaria?

Gli impatti sul futuro dei limuli, che ricordiamo essere animali selvatici catturati per finire nei centri di ricerca e liberati a fine processo, e sull’ecosistema non sono certo trascurabili. Il progresso della scienza assieme a una maggiore consapevolezza delle aziende farmaceutiche ha fatto sì che i test alternativi venissero presi maggiormente in considerazione.

I test in microfluidica permettono di usare solo una minima quantità del volume di LAL pari al 5%, come spiega il gruppo Pharmaceutical Supply Chain Initiative (PSCI). Altri test, invece, non richiedono affatto il sangue del limulo. Tra questi vi è il fattore C ricombinante (rFC), test effettuato su un medicinale che ha ricevuto la prima approvazione nel 2018 in oltre 60 mercati.

Il cambiamento all’interno dell’industria farmaceutica deve essere gestito con attenzione per garantire che i prodotti siano sicuri e per garantire l’approvazione normativa, tuttavia ci sono opportunità di progresso” commenta la PSCI.

Fonti: PSCI – U.S. Fish and Wildlife ServiceThe Horsehoe Crab

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