Si chiamano Osimhen e Fast e oggi ritornano in mare! Curate e riabilitate dal Turtle Point della Stazione Zoologica A.Dohrn, Osimhen era stata salvata dallo staf del Parco Marino di Punta Campanella e dai pescatori solo un mese fa
Si chiamano Osimhen e Fast e sono le due tartarughe Caretta caretta che da oggi prendono di nuovo il largo. Curate e riabilitate al Turtle point di Portici, il centro di ricerca e recupero tartarughe marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn, sono state rilasciate in mare a Vico Equense. Libere e sane, finalmente.
Le storie delle due tartarughe, sebbene molto diverse fra loro, hanno un denominatore comune: è stata, nemmeno a dirlo, l’attività dell’uomo la causa dei loro problemi. Osimhen, in particolare, è un esemplare di maschio adulto che pesa ben 85 chili e ha una lunghezza del carapace di 80 centimetri, dimensioni da record per i nostri mari.
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Era stato pescato accidentalmente in una rete a largo di Maiori, nel salernitano, ma, fortunatamente, i pescatori chiamarono immediatamente l’Area Marina Protetta. Più piccola, invece, Fast, “appena” 25 chili, rinvenuta alla deriva alle Isole Eolie nella primavera scorsa.
La liberazione dei due esemplari è avvenuta a conclusione di un evento formativo e di sensibilizzazione realizzato in collaborazione con Comune di Vico Equense e con l’AMP Punta Campanella, nell’ambito del progetto CarettainVista per il monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina in Campania, e a cui hanno partecipato circa 50 studenti che hanno avuto l’occasione di interloquire direttamente con i ricercatori e con i pescatori che hanno salvato Osimhen.
Un percorso riabilitativo relativamente breve presso il nostro Centro di recupero – spiega Andrea Affuso, Coordinatore e Direttore sanitario del Turtle Point – ha consentito che si ristabilissero completamente e potessero tornare a mare. Si è deciso di liberarle nel mese di marzo considerato che la stagione di riproduzione è alle porte e che uno dei due esemplari rilasciati è un maschio adulto, particolarmente importante per la fecondazione delle femmine vista la loro esiguità.
🐢 Un mese fa ha rischiato di morire, ora eccola di nuovo libera nel suo mare!👉La Tartaruga "Osimhen", salvata dall'Amp Punta Campanella e dai pescatori, dopo le cure del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn , stamattina ha ripreso il suo viaggio da una spiaggia della Città di Vico Equense ➡️Sarà monitorata attraverso un trasmettitore satellitare.🐢Buon viaggio "Osimhen"!#amppuntacampanella #stazionezoologicaantondohrn #rescueturtle #carettacaretta #biodiversity #vicoequense #sorrentocoast #Osimhen
Posted by Area Marina Protetta Punta Campanella on Saturday, March 4, 2023
Esistono pochissimi dati sul comportamento dei maschi adulti di tartaruga marina comune nel Mediterraneo Occidentale – dice Sandra Hochscheid, Referente del Gruppo Ricerche Tartarughe Marine e Responsabile del progetto – Azioni per lo studio, il monitoraggio, il recupero e la cura delle tartarughe marine. Abbiamo quindi dotato Osimhen di una trasmettitore satellitare che ci consentirà di seguirne gli spostamenti e capire se resterà in zona o deciderà di migrare per accoppiarsi altrove. Inoltre abbiamo prelevato un campione da entrambi i maschi per ricavarne l’impronta genomica che ci permetterà di valutarne il contributo nelle future generazioni.
Entrambe le azioni fanno parte del nuovo progetto LIFE TURTLENEST, cofinanziato dall’Unione europea, coordinato da Legambiente e di cui SZN è Responsabile Scientifico, che mira tutelare i nuovi siti di nidificazione della tartaruga marina in Italia, Francia e Spagna.
Buona vita Osimhen e Fast!
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Fonte: Amp Punta Campanella
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