Allarme influenza aviaria nelle Galapagos: specie uniche potrebbero estinguersi a causa dell’epidemia

Sono terribili le notizie che giungono dalle Galapagos: l’epidemia di influenza aviaria sta minacciando la sopravvivenza di specie uniche  

Le Galapagos, un prezioso scrigno di biodiversità, sono minacciate da una drammatica epidemia di influenza aviaria che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di specie uniche che popolano questo arcipelago. Il virus H5N1, precedentemente individuato in Ecuador e in altri Paesi dell’America del Sud, si sta dimostrando particolarmente letale per la fauna avicola selvatica.

Sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di specie già a rischio di estinzione e che potrebbero venire decimati o addirittura estinguersi. Stiamo parlando di animali come il pinguino delle Galapagos, la poiana e la fregata magnifica, quest’ultima nota per le sue migrazioni di lunga distanza.

Come si sta muovendo l’Ecuador

Per contrastare questo problema e proteggere gli uccelli selvatici dell’arcipelago – in particolare nelle isole Genovesa e Wolf, dove sono stati segnalati numerosi casi di uccelli morti o malati – l’Ecuador ha annunciato misure urgenti. Gli esperti stanno conducendo analisi per confermare la presenza del virus H5N1, che è già stato rilevato sulla terraferma dell’Ecuador.

Il governo ha inoltre istituito un comitato tecnico interistituzionale per adottare misure preventive al fine di proteggere gli uccelli e la produzione di pollame nell’arcipelago. Attualmente, si stanno monitorando attentamente i 35 allevamenti presenti nelle isole, poiché la prevenzione è l’unica arma contro questa malattia, data l’assenza di cure efficaci.

Questo non è il primo segnale di allarme. Nel dicembre precedente, il governo ecuadoriano aveva dichiarato uno stato di emergenza sanitaria della durata di 90 giorni, in risposta all’individuazione del virus altamente contagioso in alcuni allevamenti di pollame, con la conseguente eliminazione di circa 180.000 gallinacei.

Il virus dell’influenza aviaria si sta diffondendo ovunque

L’epidemia ha colpito anche altri paesi sudamericani, tra cui il Perù, dove sono morti migliaia di uccelli marini, in particolare pellicani. Questo ha portato a massicci abbattimenti di polli in un tentativo crudele e sbagliato di contenere l’epidemia, come avvenuto in Perù e Venezuela.

Il virus dell’influenza aviaria non conosce confini e si sta diffondendo facilmente attraverso gli uccelli selvatici migratori. L’epidemia è iniziata in Canada e si è poi estesa agli Stati Uniti, causando un’elevata mortalità avicola. Anche l’Europa è stata colpita, con la peggiore diffusione del virus mai registrata dalle autorità di controllo dell’Unione Europea.

Purtroppo non esiste una cura per l’influenza aviaria e il rischio per gli esseri umani è generalmente basso, anche se ci sono stati casi molto rari di infezione umana. Quello che preoccupa gli esperti è la capacità del virus di infettare le specie selvatiche, il che rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema delle Galapagos.

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Fonte: ANSA 

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