Dopo 24 anni, un pangolino gigante è stato avvistato in Senegal durante uno studio del territorio. Lo si credeva estinto nell'area poiché la specie è in pericolo globalmente. L'osservazione è sorprendente, ma sottolinea l'importanza di conoscere dettagliatamente l'habitat del pangolino e fare una stima dettagliata delle sue popolazioni
Notizie eccezionali giungono dal Senegal, dove una specie seriamente minacciata di estinzione è stata riscoperta dopo quasi un quarto di secolo. Per la prima volta in 24 anni un pangolino gigante è stato osservato nel Paese.
La segnalazione giunge dal Parco nazionale di Niokolo-Koba, riserva situata nell’area orientale del Senegal. Nel corso di un ampio studio scientifico condotto da febbraio a maggio 2023, le fototrappole posizionate dagli esperti hanno ripreso il passaggio di 45 mammiferi.
Tra questi vi era anche il pangolino gigante, individuato nella notte dell’8 marzo 2023. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista African Journal of Ecology. L’ultimo avvistamento del Manis gigantea, questo il suo nome scientifico, risale al 1999 proprio in questo territorio risale, da allora niente più.
Gli studiosi sospettavano che il pangolino gigante si fosse estinto da queste parti. Le immagini catturate dalle fototrappole hanno dimostrato, invece, che si sbagliavano. Il pangolino gigante è ancora presente nei confini del parco.
Il pangolino è l’unico mammifero al mondo ricoperto di scaglie e, proprio per via della sua attraente corazza, il più contrabbandato che vi sia sulla faccia della Terra. Per la sua carne e le sue scaglie, l’animale viene catturato e ucciso illegalmente.
La popolazione dei pangolini, di cui si contano attualmente 9 specie con l’ultima scoperta recentemente, ha avuto un calo spaventoso negli anni.
Si stima che nell’ultimo decennio più di un milione di pangolini siano stati prelevati dal loro ambiente e trucidati, sebbene godano di protezione a livello globale. Per questo motivo, è fondamentale studiare a fondo l’habitat della specie e raccogliere dati accurati per la sua tutela.
Nell’articolo scientifico, gli studiosi evidenziano come attualmente non si conosca con precisione la distribuzione del mammifero nell’Africa occidentale. È probabile che il pangolino si sia estinto in areali che prima frequentava oppure, con immensa sorpresa, popoli ancora la sua terra.
Tali riscoperte non solo sottolineano l’importanza di inventari sistematici della biodiversità, ma anche il valore critico delle grandi aree protette dell’Africa occidentale” osservano gli studiosi nella loro pubblicazione.
Il futuro del pangolino è incerto, ma, grazie alle associazioni, alla comunità scientifica e alla cooperazione internazionale, possiamo ancora cambiare le cose e salvare questo iconico animale.
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Fonte: African Journal of Ecology
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