Incidente in Trentino: orso aggredisce escursionista con il cane, ma di chi è la colpa?

Un orso ha attaccato un escursionista mentre questo era a passeggio con il proprio cane in Val di Rabbi, Trentino, ma la vicenda non è chiara. Per il plantigrado in questione si è parlato subito di abbattimento qualora il predatore avesse già mostrato comportamenti "troppo confidenti" nei confronti delle persone

In Val di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio, nel fine settimana un orso ha attaccato un escursionista in giro con il suo cane. L’uomo avrebbe riportato ferite non gravi e una volta allontanatosi dal predatore, avrebbe cercato aiuto a valle.

L’incidente si è verificato in un periodo cruciale per i plantigradi che, come tanti altri animali selvatici, si svegliano dal riposo invernale uscendo dalle loro tane. Esemplari adulti ma anche mamme con i loro cuccioli in allerta per proteggerli.

La dinamica di quanto accaduto non è chiara e molte associazioni ecologiste del nostro Pianeta hanno preso parola chiedendo di conoscere i fatti nel dettaglio. Non sappiamo, ad esempio, se il cane dell’escursionista fosse al guinzaglio nel momento in cui si è trovato davanti il plantigrado né come la persona aggredita si sia comportata alla vista dell’orso.

Elementi importanti per valutare l’episodio e trarre le giuste considerazioni. Si è parlato infatti di abbattimento per l’orso responsabile dell’attacco qualora questo o questa abbia dei precedenti. Ma non è possibile che a pagare con la vita siano gli orsi.

Chiediamo che siano svolte indagini approfondite e trasparenti su come sono andati i fatti coinvolgendo non solo il Corpo Forestale Provinciale, ma anche il Centro di referenza per la medicina forense veterinaria istituito presso l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e Toscana. Non possiamo più tollerare che gli orsi vengano condannati all’ergastolo o alla pena di morte, quando la storia ci insegna che gli incidenti sono sempre il risultato di comportamenti umani inadeguati, scrive la LAV.

L’orso, assieme al lupo, è tra i predatori che popolano la nostra penisola e imparare a convivere con questa straordinaria specie è un dovere di tutti noi. Episodi come questo e altri racconti di attacchi da parte di plantigradi hanno aumentato la paura delle persone nei confronti del predatore.

Contrariamente a quanto si pensa, “la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana” sottolinea anche la Provincia autonoma di Trento. Ci sono tuttavia alcune situazioni che possono risultare più pericolose come un’orsa con cuccioli a breve distanza.

La compresenza uomo-orso è comunque possibile e dobbiamo sforzarci per imparare a convivere con l’orso, non abbatterlo alla prima occasione. Per questo prima di un’escursione nel verde è indispensabile controllare se l’area di nostro interesse è frequentata dagli orsi e sapere di conseguenza cosa fare e con NON fare assolutamente in caso di incontro ravvicinato con un orso.

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