Manifestazione nazionale per gli orsi del Trentino e per tutti quelli che non vivono più tra le montagne, uccisi da una politica di odio. Questo sabato, 10 febbraio, cittadini e attivisti si raduneranno per marciare in difesa dei selvatici
In Trentino sta avvenendo una strage di orsi, di cui M90 è l’ultima vittima accertata. Solamente nel 2023 sono 8 i plantigradi che hanno perso la vita per cause opache e il 2024 non sembra promettere nulla di buono con il ddl “ursicida” per l’abbattimento di un numero di orsi l’anno.
Invece di monitorare e tutelare la specie selvatica, si è scelto di combatterla accanitamente. Ogni passo può valere una condanna a morte, come dimostra il caso di M90. Gli orsi hanno bisogno però di essere protetti.
Per M90, per MJ5, per F36, JJ4, le cui sorti sono appese a un filo, e per tutti gli orsi fucilati e per quelli che rischiano la vita solo per la loro natura si terrà una manifestazione nazionale a Trento.
I collettivi Assemblea Antispecista e Scobi hanno organizzato un corteo nazionale, chiedendo all’Italia intera di aderire alla protesta ed essere la voce di quegli orsi.
L’appuntamento è per sabato 10 febbraio alle ore 14.00 in Piazza Dante, Trento, a cui seguirà il presidio davanti la sede della Provincia il 4 marzo alle ore 09.00.
https://www.facebook.com/assembleaantispecista/posts/pfbid02tvYwLojyeZWsDeFjcPSHmCqjjjTyU5nvNQ1dzQwoNvUpnerusLrApDoWDrqDLPNtl
Gli attivisti confidano in una massiccia partecipazione, ri. Invitano però i manifestanti a non esibire loghi, ma a marciare insieme contro la persecuzione degli orsi trentini.
Siamo davanti a un progetto di sterminio di tutti gli orsi in Trentino per i quali l’estinzione è un pericolo reale e incombente: il rischio è nell’isolamento genetico e nei casi di bracconaggio in crescita vertiginosa” hanno commentato i collettivi.
Anche i comitati e le sigle animaliste condannano fermamente l’approccio messo in pratica dalle autorità per la gestione degli orsi. Sono necessarie azioni di sensibilizzazione e informazione sull’importanza e sull’efficacia delle misure preventive da adottare, non ordinanze di abbattimento.
Non è facendo una carneficina di orsi che si garantisce la sicurezza pubblica. Adesso tocca agli orsi, poi toccherà ai lupi (già comunque nel mirino), poi a quale altro animale?
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Fonte: Assemblea Antispecista/Facebook
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