In mille a Trento per difendere gli orsi: “questo massacro deve finire”

Un corteo in difesa degli orsi ha invaso le strade di Trento lo scorso weekend. Gli animalisti sono scesi in piazza per chiedere di mettere fine a questa strage di animali selvatici, ordinata ed eseguita senza alcuna pietà

Hanno raggiunto Trento da ogni parte d’Italia per manifestare in difesa degli orsi ed esternare tutta la loro rabbia per ciò che sta accadendo in Trentino. Nemmeno le condizioni metereologiche sfavorevoli le hanno rallentate.

Più di mille persone hanno preso parte al corteo nazionale organizzato dai collettivi Assemblea Antispecista e Scobi della campagna StopCasteller sabato 10 febbraio. Accanto a loro volontari e rappresentati delle principali sigle animaliste d’Italia.

@StopCasteller

La manifestazione si è svolta pacificamente, ma lo stato d’animo generale non è sereno. C’è indignazione per l’azione politica intrapresa dalla Provincia autonoma di Trento e quello a cui sta portando: un clima esasperato fatto di odio contro gli orsi.

protesta orsi

@StopCasteller

Fugatti continua a buttare benzina sul fuoco, alimentando la comprensibile paura delle persone, per realizzare un obiettivo che era manifesto fin dagli albori della sua carriera politica: sbarazzarsi degli orsi in Trentino causando una nuova estinzione” hanno commentato gli attivisti.

La manifestazione era stata lanciata dopo la notizia della morte dell’orso Johnny, MJ5, su cui pendeva già una condanna. Stranamente, l’orso è stato trovato morto a ottobre per cause ancora da determinare. Stessa sorte è toccata a plantigradi, anche loro in attesa di giudizio.

Ricordiamo Fiona, F36, anche lei ritenuta problematica. Fiona è morta e del cucciolo con il quale era stata avvistata non si è saputo più nulla.

Sono invece inquietanti i dettagli emersi su questi due casi. Da quanto denunciano i collettivi, l’orsa sarebbe stata uccisa a fucilate mentre Johnny avvelenato.

C’è poi M90, assassinato per aver seguito una coppia di escursionisti in casa sua, nei suoi boschi. Il radiocollare è stato utilizzato per individuare l’animale e abbatterlo.

M90 non sarà l’ultimo. Lo aveva annunciato Fugatti, ma lo temevano ancor prima gli animalisti. Vi sarebbero ora due nuovi orsi nel mirino della Provincia. I collettivi e le associazioni di tutela animale riuniti a Trento chiedono un immediato intervento da parte dello Stato.

Non si può continuare ad abbattere orsi come se nulla fosse, orsi che ricordiamo essere stati reintrodotti nei territori alpini con il progetto Life Ursus, a cui la Provincia di Trento ha partecipato.

Le misure alternative orientate alla convivenza con la sono state più volte presentate e discusse da esperti del settore, ma forse non è la convivenza che si vuole.

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Fonte: StopCasteller

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