Le sorti di quasi 500 cervi in Abruzzo sono appese a un filo, ma gli abbattimenti non hanno avuto inizio oggi. La caccia slitta a novembre per mancanza di avvisi territoriali. Gli animalisti tirano un respiro di sollievo, pur non deponendo le loro "armi"
La strage di cervi autorizzata nei territori dell’Abruzzo deve attendere e così i cacciatori che hanno già imbracciato le armi e pagato il corrispettivo per ucciderne quasi 500 esemplari. Il fuoco non verrà aperto prima di novembre.
A comunicarlo è l’associazione LAV, che riferisce gli aggiornamenti della Giunta della Regione Abruzzo. La mattanza di selvatici, concessa da una delibera dello scorso agosto per il controllo venatorio della specie cervo, è stata rimandata.
Il motivo non ha però a che fare con la tutela degli animali selvatici. Per quanto specie cacciabili, i cervi non potranno essere ancora abbattuti perché “non sono stati emanati gli avvisi da parte degli ambiti territoriali”.
Una “dimenticanza”, come è stata definita dalla LAV, che ha permesso agli animalisti di guadagnare tempo e rispondere a questo ennesimo attacco alla fauna. E il tempo, si sa, è prezioso anche perché il ricorso presentato dagli enti di protezione animale è stato rigettato dal TAR.
In ballo vi è la vita di 469 cervi, tra cui 140 cuccioli. Le quote per il prelievo venatorio erano state fissate nelle aree delle singole province e non escludevano infatti madri e cuccioli. Il piano di abbattimento, distinto per sesso ed età degli individui, avrebbe dovuto avere inizio il 14 ottobre, ma così non è stato.
Anche se il massacro dei cervi voluto dalla Giunta Marsilio è solo rimandato, siamo comunque in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, che potrebbe dare un’ulteriore spallata alla delibera voluta esclusivamente per soddisfare le richieste dei cacciatori” ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile area selvatici di LAV.
Approfittando della mancanza degli avvisi territoriali, le associazioni protezionistiche continuano a dare battaglia e a ricorrere a ogni mezzo per impedire che le doppiette abbiano la meglio.
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Fonte: LAV
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