I cacciatori del Trentino al fianco di Fugatti per l’abbattimento JJ4 dopo la sentenza del Tar che salva mamma orsa

“JJ4 è pericolosa e va abbattuta”: i cacciatori del Trentino si rivolgono al Tar chiedendo la morte di mamma orsa che ha aggredito e ucciso il runner Andrea Papi lo scorso aprile. E secondo la LAV questa presa di posizione potrebbe nascondere ben altri interessi della categoria...

Non c’è pace per l’orsa JJ4. Dopo il sospiro di sollievo dato dalla sospensione da parte del Tar dell’ordinanza che prevedeva la sua morte, adesso anche i cacciatori scendono in campo, a fianco del presidente della Provincia di Trento Fugatti, spingendo per il suo abbattimento.

“Il comportamento dell’orsa Jj4 è ascrivibile alla categoria n.18 del Pacobace a cui viene attribuito il livello più alto di pericolosità ed, alla luce delle reiterazione di comportamenti aggressivi, che sembrano anche evidenziare un progressivo aumento del livello di aggressività, è raccomandata la rimozione” scrive l’Associazione Cacciatori del Trentino in un documento presentato al Tar.

Questa entrata in sena ha animato diverse polemiche fra le associazioni animaliste, in particolare fra gli attivisti della LAV (Lega Anti Vivisezione) che si stanno battendo per garantire una seconda vita a mamma orsa in un rifugio protetto all’estero.

La pressione fatta dai cacciatori potrebbe nascondere, infatti, un’ambizione ben più grande e crudele.

Con questo atto, l’associazione – che si fregia di rappresentare 6000 cacciatori trentini – si vuole forse candidare ad uccidere gli orsi condannati a morte da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, visto il diniego dell’Ordine dei Veterinari e della loro Federazione nazionale a operare l’eutanasia se ci dovesse essere il sì del Tribunale il prossimo 25 maggio? – si chiede la LAV – Approfittando della Legge “caccia selvaggia” in vigore da qualche mese, potranno così imbracciare il fucile e utilizzarlo nei parchi e nei boschi dove i trentini vanno a correre, passeggiare e godere della natura, potendo così uccidere una preda per loro fino a oggi inarrivabile e non cacciabile: l’orso.

Leggi anche: JJ4 è già in gabbia, altri 2 orsi stanno per essere catturati: ma quando si possono definire davvero “problematici”?

Gli atteggiamenti ambigui dei cacciatori nei confronti degli orsi

La Lav ha voluto sottolineare, inoltre, le enormi contraddizioni di cui sono protagonisti i cacciatori, che prima rendono gli orsi confidenti nei confronti degli umani e poi spingono per farli dichiarare pericolosi.

Stando infatti a quanto riportato da Il Dolomiti, con il sistema delle mangiatoie caricate con il mais per attirare gli ungulati, regolarmente autorizzate dall’Amministrazione provinciale con il piano faunistico risalente al 2010, vengono attirati anche gli orsi, istintivamente timorosi delle persone, che però diventano automaticamente confidenti quando associano la presenza umana alla disponibilità di cibo. – denuncia l’associazione – Vengono infatti attirati da quanto trovano al loro interno, come si vede dal video, e non scappano né all’arrivo del cane né a quello del cacciatore, che ha la possibilità di filmare un orso a pochi metri di distanza.

I veterinari chiedono di salvare mamma orsa

Nel frattempo a chiedere che la vita dell’orsa JJ4, madre di tre cuccioli, venga risparmiata è anche l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), secondo la quale la sua condanna a morte non sia affatto necessaria.

Lo stato di salute dell’esemplare JJ4 non giustifica l’intervento eutanasico nell’urgenza così come prospettato in conferenza, ma richiede un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presenti sul territorio provinciale – avevano chiarito in un comunicato qualche giorno fa – non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione in quanto JJ4 risulta catturata e custodita l’orso risulta specie protetta tutelata con legge dello Stato e infine alcune associazioni private si sono offerte di pagare l’eventuale costo di trasporto in altri spazi anche al di fuori del territorio nazionale senza alcun aggravio di spesa pubblica.

In realtà la soluzione a tutta questa vicenda esiste ed è molto semplice: optare per il trasferimento dell’orsa e degli altri plantigradi ritenuti particolarmente aggressivi in un rifugio della Germania o della Giordania, individuato dalla LAV. Perché continuare ad accanirsi a favore della condanna a morte di JJ4 come quando si cerca vendetta?! Che male può fare visto che è prigioniera al Casteller? 

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Fonti: LAV/Anmvi

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