La scimmia lanosa è uno dei più grandi primati del Nuovo Mondo, ed è in pericolo di estinzione nel suo ecosistema: il bacino amazzonico. Questa specie è minacciata anche dalla pressione venatoria e dal traffico di fauna selvatica
Sono tra i primati più grandi del Nuovo Mondo, si muovono agilmente tra gli alberi grazie alla loro coda pensile, ma rischiano l’estinzione nella loro casa. Le scimmie lanose, Lagothrix lagothicha, sono uno dei simboli dell’Amazzonia in pericolo.
Conosciute localmente come mono choyo o mono barrigudo, queste scimmie hanno incuriosito il web grazie a un contenuto girato del fotografo Joel Sartore. Un video condiviso anni fa è diventato virale negli ultimi giorni, mostrando una Lagothrix lagothicha.
Protagonista è un piccolo esemplare, che educa il mondo sulla conservazione della sua specie. La scimmia lanosa è distribuita nel bacino amazzonico. Popola prevalentemente le foreste della Colombia, ma anche del Perù, dell’Ecuador, Bolivia, Brasile fino ai pendii delle Ande.
Ha una pelliccia densa e soffice, da qui il nome, con un colore che varia dal bruno al grigio più o meno uniforme. Nei gruppi in natura si possono incontrare individui con colorazioni molto diverse.
La sua testa è rotonda con orecchie che quasi scompaiono tanto sono piccole. Il corpo di questo primate è robusto. Maschi e femmine pesano generalmente fino 10 kg. Le zampe sono molto sviluppate e muscolose, così è anche la coda.
La coda della scimmia lanosa è lunga e attorcigliata in punta e funge da quinto arto. L’animale la utilizza per posizionarsi sui rami mentre mangia o gioca, ma anche per spostarsi tra la vegetazione mantenendo l’equilibrio. Questi primati, essendo arboricoli, si trovano raramente a livello del suolo.
La scimmia lanosa si nutre prevalentemente di frutta, semi e foglie, ma la sua alimentazione è da considerarsi onnivora. Vive in numerosi gruppi nelle foreste anche a oltre i 1000 metri sul livello del mare.
Ogni gruppo può essere formato dai 10 esemplari fino anche a 70 membri. Gli individui dello stesso gruppo si prendono cura l’uno dell’altro, comunicando tramite vocalizzazioni e altri comportamenti.
I richiami, talvolta molto forti e simili a delle urla, allertano il gruppo o scoraggiare i rivali presenti nel proprio territorio. Ma le minacce possono essere di vario tipo. La scimmia lanosa è classificata come vulnerabile nel suo ecosistema.
La perdita di habitat, la caccia da parte delle popolazioni indigene e il traffico di fauna selvatica sono responsabili del calo delle popolazioni. Se non è il suo areale a essere raso al suolo, sono i gruppi a essere cacciati per le loro carni e pelli.
La carne della scimmia lanosa è consumata dagli abitanti del posto, ma questi primati sono anche catturati per essere rivenduti in cattività. Il commercio dei cuccioli infligge pesanti danni sia perché presuppone l’uccisione delle madri sia per il basso tasso riproduttivo della specie.
Oggi, le scimmie lanose vivono in aree tutelate, dove le strategie di salvaguardia dei primati sono differenti con più o meno restrizioni. Esempi sono la riserva ecologica Cayambe-Coca in Ecuador o il parco naturale nazionale Serrania de Chiribiquete, la più grande area protetta di tutta la Colombia.
La scimmia lanosa è inserita nell’Appendice II della CITES. Gli esperti ritengono comunque che nel giro delle prossime generazioni, fino al 2060, la popolazione allo stato brado subirà un altro calo, in un ecosistema che vacilla.
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Fonti IUCN – University of Michigan Animal Diversity
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