Ha vissuto 20 anni in una gabbia, spaccandosi i denti contro le sbarre. Adesso quest’orso potrà toccare l’erba e vivere libero in un santuario

L'orso Mark è l'ultimo dei plantigradi detenuti in un ristorante di Tirana, Albania. Dopo 20 anni di prigionia ora è finalmente libero e trascorrerà la sua vita in un santuario austriaco. Da pochissimo ha lasciato la sua gabbia alla volta dell'Austria

Dopo 20 lunghissimi anni passati in una gabbia di cemento quest’orso di nome Mark ha riacquistato la tanto agognata libertà. Ha passato venti anni, venti, da solo dietro le sbarre nei pressi di un ristorante a Tirana, Albania. Il suo unico scopo era attirare i turisti i visitatori, incuriositi dalla presenza del plantigrado.

Le sue condizioni di salute erano davvero critiche. Lo spazio in cui era detenuto inadeguato e privo di stimoli, i suoi artigli consumati dall’andare avanti e indietro nella sua gabbia, i suoi denti rotti probabilmente nel tentativo di distruggere le sbarre che lo imprigionavano, stress e frustrazione che non potremo mai immaginare a pieno.

L’orso risulta inoltre in sovrappeso e peserebbe più di 200kg, colpa di una alimentazione inadeguata che per anni gli è stata somministrata. In tutto questo tempo non è mai riuscito ad andare in letargo.

Per lui si erano mobilitate molte associazioni internazionali tra cui FOUR PAWS, chiedendo di poter ottenere la custodia dell’orso e trasferirlo nel santuario austriaco Arbesbach per orsi salvati da situazioni di maltrattamento. Dopo tante battaglie quel giorno è finalmente arrivato.

Nella mattinata di ieri, mercoledì 7 dicembre, il team di FOUR PAWS si è recato al ristorante. Una veterinaria si è accertata che Mark fosse idoneo al viaggio verso l’Austria. Poi la liberazione. Mark è stato sedato e la sua gabbia aperta.

Mark è stato poi trasferito nel furgone, pronto per abbandonare per sempre l’Albania. Attraverserà la Macedonia del Nord, la Grecia, la Bulgaria, la Romania e Ungheria per giungere infine nella sua nuova casa.

L’orso dovrebbe arrivare in Austria domani, venerdì 9 dicembre. Intanto il proprietario del ristorante ha firmato un documento in cui garantisce che nessun altro orso verrà più rinchiuso e utilizzato come attrazione turistica da loro.

Nessun privato dovrebbe essere autorizzato a tenere un orso o qualsiasi altro animale selvatico. Il divieto di detenzione privata di orsi e altre specie di animali selvatici è l’unica soluzione per prevenire la sofferenza e lo sfruttamento di questi animali. Esortiamo anche le autorità a implementare azioni per combattere il commercio illegale di specie selvatiche, che negli ultimi anni ha preso piede nel Paese. Il nostro lavoro in Albania è tutt’altro che finito, ha affermato Sajmir Shehu, coordinatore del progetto FOUR PAWS in Albania.

In Albania gli orsi nati in cattività non godono di una adeguata protezione e possono essere detenuti da privati se si rispettano alcuni requisiti. Solo rafforzando la legislazione si può mettere fine allo sfruttamento di questi animali selvatici.

Fonte: FOUR PAWS/Facebook

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