Gli animali selvatici stanno soffrendo la siccità, ma attenzione: non sempre bisogna dare loro da bere

Gli animali selvatici stanno soffrendo la siccità e le temperature da record, ma vi sono casi in cui vanno abbeverati e altri invece no dove la fauna selvatica dovrebbe essere semplicemente lasciata in tranquillità. Ecco quali

Non solo raccolti persi e fiumi prosciugati, anche gli animali risentono degli effetti del cambiamento climatico e della devastante siccità. Se però i nostri cani trovano riparo dalle temperature elevate all’ombra di una tapparella o possono dissetarsi grazie a una ciotola d’acqua fresca, così non è per gli animali abbandonati, uccelli e molte altre creature.

Non tutta la fauna selvatica però sta vivendo l’emergenza idrica allo stesso modo. Ecco perché è importante sapere come aiutare concretamente quale animale invece che improvvisarsi soccorritori e rischiare di arrecare più danni che altro.

Quali animali stanno soffrendo di più

Tra gli animali più colpiti dalla crisi climatica vi sono le api, gli uccelli e gli anfibi. Specialmente gli esemplari più giovani, nati all’inizio dell’estate, stanno avendo enormi difficoltà a sopravvivere in quelli che una volta erano degli stagni.

Per aiutare molti di loro possiamo collocare una ciotola d’acqua, avendo cura di mettere in pratica degli accorgimenti.

Le ciotole d’acqua sono un aiuto prezioso anche per i ricci. Mai e poi mai dobbiamo pensare di somministrargli del latte. Se l’animale risulta invece deperito puoi provare a nutrirlo seguendo le indicazioni riportate in questo articolo:Perché non dovresti mai dare da mangiare ai ricci le crocchette per gatti.

Quali invece di meno

Cinghiali, volpi e cervi sono relativamente abituati a condizioni difficili in natura per questo alla vista di uno di loro non dovremmo mai lasciargli dell’acqua a disposizione.

Gli animali selvatici sono stati abituati a situazioni estreme per secoli e hanno sviluppato strategie per cavarsela a volte con poca acqua ha dichiarato Jenifer Calvi della Deutsche Wildtier Stiftung.

Fornendogli acqua e cibo rischiamo solo abituarli alla presenza umana ed esporli, di conseguenza, a maggiori pericoli. Se l’animale dovesse essere ferito o bisognoso di soccorso va sempre contattato il CRAS più vicino.

Invece che spaventarli tentando di avvicinarci a loro, dovremmo proseguire per la nostra strada e non farli fuggire via. Ricordiamo che i boschi e le foreste sono le loro case, siamo noi gli ospiti e non abbiamo alcun diritto di disturbarli per uno stupido selfie da condividere sui social.

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