Giraffa ed elefante fuggono dagli studi cinematografici di Roma rincorsi dai dipendenti

Dagli studi di Cinecittà, Roma, una giraffa e un elefante sono fuggiti inseguiti dai lavoratori della produzione. Dopo una brevissima corsa, i due sono stati riportati sul set cinematografico. Assurdo che nel 2023 ancora si debbano utilizzare animali veri, come questi due selvatici, nell'industria cinematografica.

Surreale quanto accaduto negli studi di Cinecittà, a Roma, dove durante le riprese, una giraffa e un elefante sono scappati dal complesso di edifici con i membri dello staff alla calcagna. Siamo realmente sul set di un film con animali selvatici che tentano la fuga, non è pura immaginazione o frutto di effetti speciali.

L’episodio, avvenuto di recente nella Capitale, è stato ripreso e condiviso sui social dalla pagina Welcome to Favelas. C’è chi crede che la scena non abbia nulla da invidiare a un leak (ossia un contenuto trapelato) della serie Madagascar della Dreamworks Animation. Altri suggeriscono invece Jumanji 3, adattando la celebre frase del film alla situazione in un “a Roma dovrai stare finché un 5 o un 8 non compare”.

Molti ridono nel vedere quei due animali correre sull’asfalto. Per alcuni appare addirittura bello, spassoso, ma cosa c’è di divertente nell’osservare due animali in cattività provenienti sicuramente da qualche zoo o circo della zona e costretti a muoversi in uno studio per la prossima produzione?

Dovrebbe essere semplicemente assurdo, ma non tutti sono di questa idea. Così è stato anche per i quattro elefanti costretti a sfilare nelle riprese di Nanni Moretti e i leoni richiesti sempre dal registra per una riuscita perfetta, ma dai retroscena desolati.

La libertà dei due selvatici è durata comunque pochissimo. Dopo aver lasciato gli studi cinematografici fuggendo a più non posso, la giraffa e l’elefante sono stati fermati e ricondotti davanti a microfoni e cineprese.

C’è da chiedersi perché nel XXI secolo si debba ancora ricorrere agli animali veri, in carne e ossa sul set quando la tecnologia compie passi da gigante offrendo soluzioni per ogni trama senza nessuno sfruttamento animale. Pensiamo alla videografica.

Invece no, nel 2023 si opta ancora per animali “affittati”, sballottati da un posto all’altro e restituiti al mittente una volta che il lavoro è stato portato a termine. Non è questa l’industria cinematografica che vogliamo.

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Fonte: welcometofavelas_4k/Instagram

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