Meravigliosi e complessi, i delfini sono esseri straordinari tutti da scoprire. La loro vita però è un inferno per colpa dell'uomo. Imprigionati, sfruttati, cacciati e uccisi nei modi più orribili. Proteggere queste creature tanto intelligenti quanto amichevoli è un dovere di ciascuno di noi
Il 14 aprile si celebra la Giornata mondiale dei delfini, una ricorrenza nata dalla volontà ed esigenza di sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia di questi meravigliosi cetacei al fine di aumentarne la protezione in tutto il mondo.
La vita di questi animali marini è un inferno. Privati della loro libertà, allontanati dalla loro famiglia, sfruttati come zimbelli nei parchi acquatici, massacrati senza pietà durante la stagione della caccia. Sappiamo quanto ciò sia profondamente errato, contro natura, non è questo il modo in cui i delfini dovrebbero vivere.
Queste creature sono socievoli, amichevoli e longeve e un comportamento che da sempre affascina gli studiosi. Il loro mondo è tutto da scoprire, nella sua straordinaria complessità.
Curiosità sui delfini
I delfini sono mammiferi marini dell’ordine dei cetacei. Possono essere osservati in una grande varietà di ambienti acquatici: dagli oceani ai fiumi. Con il termine “delfino” ci si riferisce agli esemplari appartenenti alle famiglie Delphinidae e Platanistoidea. Queste 10 curiosità da scoprire su di loro:
- esistono al 42 specie di delfini mentre 7 sono le specie di focene della famiglia Phocoenidae, dall’aspetto simile ai delfini. La maggior parte di questi sono delfini oceanici della famiglia Delphinidae, che conta 38 sottospecie. 4 sono invece le specie di delfini Platanistoidea distribuite nelle acque fluviali dell’Asia e del Sud America
- l’esemplare più grande è l’orca assassina e appartiene infatti alla famiglia Delphinidae
- vengono al mondo con una leggera peluria sul rostro ossia il “becco”, che cade subito dopo la nascita
- sono animali longevi e in natura possono vivere anche fino ai 50 anni. In cattività difficilmente i delfini sopravvivono più di 20
- i delfini hanno una famiglia numerosa. Un gruppo si compone mediamente di 15 individui, ma può contarne anche molti di più
- gli esemplari maschi vivono intensamente il branco e sono in grado di coltivare le loro amicizie, stringendo alleanze e legami duraturi nel tempo. A dimostrarlo uno studio sul comportamento dei delfini condotto dall’Università del New South Wales
- l’alimentazione dei delfini è costituita prevalentemente da pesci, calamari e crostacei. Di solito ingoiano la preda per intero, ma hanno varie tecniche di caccia: dai colpi di coda alla produzione di bolle per portare il loro cibo in superficie. Nei delfinari i delfini ricevono invece prodotti ittici surgelati in una dieta del tutto non adeguata
- i delfini sono animali estremamente brillanti e tra i più intelligenti che vi siano sulla faccia della Terra. Non per ultimo sono tra le poche specie in grado di riconoscersi in uno specchio
- i delfini chiacchierano vivacemente proprio come noi esseri umani producendo una vasta gamma di suoni e lo fanno con i loro simili e non solo. Per la prima volta nel corso di un’indagine è stata registrata la comunicazione tra un delfino e una focena
- come i pipistrelli e altri animali, i delfini sono dotati di un sonar biologico chiamato ecolocalizzazione che utilizzano per orientarsi, sondare l’ambiente circostante, stimare le distanze tra i punti e gli oggetti e cacciare le prede
Pericoli per le specie e quello che non vorremmo esistesse ancora
Alcune specie di delfini potrebbero scomparire globalmente prima di quanto temiamo. Tra le più a rischio vi sono il delfino dello Yangtze, Lipotes vexillifer, inserito nella Lista Rossa della IUCN con uno stato di conservazione critico e il delfino di Hector, Cephalorhynchus hectori.
I pericoli per questi animali marini sono davvero tanti e la colpa è quasi sempre dell’essere umano. Proteggerli dalle minacce che stanno distruggendo i loro ambiente e decimandone le popolazioni è un dovere di tutti. Tra i pericoli maggiori e da combattere vi sono:
- delfinari e parchi acquatici: troppi sono i delfini catturati in mare aperto e imprigionati nelle vasche di delfinari e parchi acquatici, costretti a esibirsi in spettacoli ridicoli per tutta la loro tristissima esistenza in cattività. Denunce e indagini hanno gettato luce su privazioni e abusi sugli esemplari nei delfinari come nel caso del delfinario degli orrori di Rimini. Boicottare queste strutture significa tutelare e rispettare i delfini e questa è un’azione che ciascuno di noi può fare anzi dovrebbe fare
- massacri di Grindadráp e Taiji: i delfini vengono ancora cacciati oggigiorno e quelle delle isole Fær Øer e di Taiji sono forse le più folli stragi di cetacei del Pianeta dove le acque si tingono del loro sangue. Sono centinaia gli esemplari trucidati nelle baie, uccisi a colpi di arpione, sventrati, lacerati dai coltelli. Malgrado le proteste e il temporaneo limite di globicefali da massacrare fissato a 500 nel caso delle isole Fær Øer, siamo ancora troppo lontani dal mettere fine a questa ecatombe
- spiaggiamenti: il numero di delfini spiaggiati ogni anno è a dir poco impressionante. Secondo i dati elaborati dal progetto Life Delfi, cofinanziato dal Programma europeo LIFE e coordinato da IRBIM-CNR, solamente nei primi mesi del 2023 sono stati registrati 30 spiaggiamenti sulle nostre coste mentre 162 sono stati gli esemplari arenati segnalati nel 2022
- plastica e reti da pesca: tra le principali cause di morte dei delfini vi sono l’inquinamento marino e la pesca professionale. Delfini e altre creature del mare come le tartarughe perdono la vita per colpa dei rifiuti plastici dispersi in acqua, uccisi dalla plastica ingerita o soffocati da questa
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Fonti: Dolphins.org / WDC
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