Le fototrappole registrano per la prima volta un rarissimo (e a rischio di estinzione) gatto andino in Cile

Ci sono solamente 1.400 gatti andini e rintracciarli è quasi impossibile, eppure finalmente una fototrappola ne ha immortalato uno nel Santuario Naturale di Yerba Loca in Cile

Per la prima volta, le fototrappole hanno registrato la presenza del gatto andino nel Santuario Naturale di Yerba Loca, in Cile. Questo felino raro e in pericolo di estinzione, noto scientificamente come Leopardus jacobita e soprannominato “Fantasma delle Ande” per la sua elusività, è stato immortalato grazie alla collaborazione tra l’Andean Cat Alliance (AGA) e Greenpeace Cile. Le immagini sono state rilasciate in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, il 23 maggio 2024.

Il gatto andino, che vive nelle Ande di Argentina, Bolivia, Cile e Perù, oltre alla Patagonia settentrionale argentina, è stimato in una popolazione di soli 1.400 individui adulti. Storicamente, si credeva che nella zona centrale del Cile le popolazioni fossero estinte, ma recenti avvistamenti, dal 2014 a oggi, hanno indicato la sua presenza tra la Regione Metropolitana e la Regione del Maule.

Bernardo Segura, membro dell’AGA e laureato in Aree Selvagge e Conservazione della Natura, ha spiegato che le fototrappole sono state posizionate a Yerba Loca perché l’ambiente roccioso e l’abbondanza di prede, come i vizcacha, sembravano favorire la presenza del felino. Le immagini catturate mostrano un maschio in buona salute, un ritrovamento significativo che fornisce nuove informazioni sul comportamento e sull’habitat del gatto andino nella zona centrale del Cile.

Il gatto andino è minacciato in particolare dall’attività mineraria

Gatto andino

@AGA / Greenpeace

Dominique Charlin, portavoce di Greenpeace Cile, ha sottolineato l’importanza di questo ritrovamento, che non solo amplia la conoscenza sulla specie, ma mostra anche la necessità di migliorare le condizioni per garantire la sua sopravvivenza. Studi recenti hanno rivelato che, a differenza delle popolazioni settentrionali, i gatti andini della zona centrale non utilizzano latrine per defecare, rendendo ancora più difficile il loro tracciamento.

Il gatto andino è un predatore chiave per l’ecosistema delle Ande, regolando le popolazioni delle specie di cui si nutre. La sua estinzione potrebbe causare squilibri significativi. Attualmente, una delle minacce più gravi per la specie è rappresentata dall’attività mineraria, come il progetto Los Bronces Integrado, che prevede un’espansione sotto il Santuario Naturale di Yerba Loca.

Greenpeace, attraverso la campagna “Alziamo la voce, abbassiamo Los Bronces”, si oppone a questo progetto per proteggere il gatto andino e la biodiversità locale. Le organizzazioni continuano a studiare la specie e a collaborare con l’amministrazione del Santuario di Yerba Loca per sviluppare ulteriori strumenti di conservazione.

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Fonte: Greenpeace

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