Un elefante sfruttato per l'industria del turismo è stato punito per il suo comportamento e torturato da sei uomini in Thailandia. Il pachiderma, fortemente sotto stress, ha provato invano a liberarsi
Percosse e torture per soggiogare l’animale. Così un elefante è stato punito a Surin, Thailandia, legato per le zanne e per le zampe a un albero e poi picchiato da un gruppo di persone armate di bastoni di bambù appuntiti e coltelli. Il suo comportamento, ritenuto troppo aggressivo per stare tra i turisti, doveva essere domato.
Tutti attorno, come davanti a uno spettacolo ma dell’orrore, turisti e cittadini intenti a filmare la scena. Nella disperazione più totale il pachiderma prova a liberarsi, spezzando le corde che bloccavano la sue zanne. Si dimena con tutte le sue forze, ma queste purtroppo non bastano.
Una scena terribile che spezza il cuore, ma che è l’inevitabile conseguenza di un animale selvatico fortemente stressato, ridotto in schiavitù per intrattenere i turisti. Gli elefanti in natura non si comportano in questo modo. Lo ribadisce anche dalla conservazionista Jinwimon Mahasup che si occupa degli elefanti ancora liberi in Thailandia.
Gli elefanti domestici sono incatenati e imprigionati, il che li fa impazzire. Si agitano e l’unico modo in cui i proprietari sanno rispondere è con più violenza. Non ci piacciono queste persone perché sfruttano gli elefanti per il loro profitto. La maggior parte della gente che alleva elefanti in cattività lo fa per trarne vantaggio, ha detto l’esperta.
Dopo il barbaro trattamento, l’elefante è infatti tornato a figurare nelle celebrazioni buddhiste con decorazioni dai colori festosi. Malgrado queste ricorrenze siano contestate dalle associazioni interazioni in difesa degli animali, vengono difese a spada tratta dagli abitanti del posto come patrimonio della loro cultura.
A queste feste si sommano tutte le attrazioni turistiche che prevedono escursioni sul dorso degli elefanti, tour imperdibili per quasi tutti i turisti. Cosa queste gite comportino per gli animali è solamente un parte di ciò che è successo a questo elefante.
In Thailandia lo sfruttamento di animali per l’industria del turismo è una piaga allarmante di proporzioni gigantesche. Si stima infatti che nel Paese vi siano almeno 3000 elefanti detenuti in cattività, una situazione che molti parchi ed enti stanno provando a cambiare invitando i turisti a non sovvenzionare queste torture.
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Fonte: Newsfleur via Reuter
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