È la prima e unica ocelot albina conosciuta al mondo, ma la notizia non dovrebbe farci affatto gioire

Le analisi hanno confermato che questa femmina albina è un ocelot, un felino selvatico che però non avrà vita facile. Si tratta del primo ocelot albino mai conosciuto sulla Terra. Le sue condizioni preoccupano molto gli esperti e i veterinari che avranno il delicato compito di monitorarla

È proprio un ocelot, nome scientifico Leopardus pardalis, la femmina albina del Parque de la Conservación, una sorta di parco ecologico- zoo della città colombiana di Medellín. Le analisi del DNA hanno confermato di recente la sua specie.

Si tratta della prima e unica ocelot affetta da albinismo al mondo, notizia accolta con non poco stupore e preoccupazione da parte del team di veterinari del parco. La sua storia inizia nel novembre del 2021 quando sarebbe stata abbandonata dalla madre e successivamente recuperata da alcuni abitanti locali.

Pesava poco meno di mezzo chilo, ma il suo stato di salute non era già dei migliori. A pochi mesi di vita erano stati riscontrati problemi respiratori e digestivi e l’animale risultava inoltre malnutrito. La femmina, il cui nome rimane tutt’ora segreto, è stata trasferita in un centro di tutela della biodiversità e poi è approdata alla struttura di Medellín.

Oggi le sue condizioni rimangono estremamente delicate e ciò impedisce un qualunque possibile reinserimento in natura. L’ocelot albina è completamente cieca. È probabile che sia proprio questo il motivo che abbia reso difficile l’allattamento al seno materno.

Il suo manto completamente bianco la esporrebbe inoltre troppo facilmente alla predazione da parte di gufi, falchi o aquile. Per questo vivrà in cattività, in un’area sotto stretto controllo.

Sebbene l’ocelot, conosciuto anche con il nome di gattopardo selvatico, non sia una specie in pericolo di estinzione, la popolazione del felino sta pian piano diminuendo. La causa non è solo la frammentazione del suo areale di distribuzione, quanto anche il traffico illegale di specie selvatiche e la consanguineità.

Gli esperti sostengono che la popolazione di ocelot in Colombia si sia ridotta e che non si abbia notizia di altri esemplari albini perché scomparsi presumibilmente nel giro di qualche settimana. Nessuno sa quanto questa ocelot albina possa aver sofferto e quanto soffrirà nel tempo a venire.

Diverse pubblicazioni avranno un tono celebrativo, non dovremmo però essere contenti che esista, ha commentato la biologa Catalina Díaz Vasco.

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Fonte: Parque de la Conservación – Medellín

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