Drone disturba nido di cicogna bianca in Calabria, ostacolando gli sforzi per far ritornare la specie in Italia dopo oltre 500 anni

Qualcuno ha scattato delle foto a un nido di cicogna bianca in Calabria per mezzo di un drone, una pratica scellerata e pericolosa. La LIPU della sezione di Rende lancia l'allarme e invita tutti coloro che hanno a cuore la natura e l'avifauna e non ripetere una simile azione

Rabbia nel comune di Corigliano – Rossano dove nella piana di Sibari un nido di cicogna bianca è stato immortalato da un drone con tutti i pericoli che questa pratica comporta. Le foto sono sono giunte all’attenzione della LIPU, che ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti.

In Calabria la sezione di Rende della lega italiana protezione uccelli porta avanti sin dal 2003 il progetto Cicogna bianca Calabria, che intende riportare nel Paese questa specie favorendone il ritorno e la nidificazione. La cicogna bianca è assente da più di 500 anni e ogni suo nido va protetto dalle minacce esterne.

Tra queste vi sono i droni, che purtroppo già in precedenza hanno spinto alcuni esemplari di cicogna bianca ad abbandonare la covata o fatto precipitare dal nido i pulli per la paura.

I droni disturbano l’avifauna, arrecandovi danni pesantissimi. Nel 2021 un drone illegale si era schiantato al suolo in una riserva ecologica americana e 2000 uova di sterna sono state abbandonate. Malgrado le normative, i monitoraggi, il coinvolgimento della popolazione, le segnalazioni non sono assenti.

La presenza della Cicogna bianca rappresenta un bene prezioso per la Calabria, un valore aggiunto per la fauna calabrese, non permetteremo a poche sprovvedute persone di attentare a questo prezioso patrimonio.
Siamo molto amareggiati e delusi per quanto accaduto, speriamo che questo non accada mai più, scrive la LIPU di Rende.

I volontari intensificheranno ora il monitoraggio dei siti di nidificazione per evitare che seguano altri spiacevoli episodi. Nel mentre la LIPU invita tutti a non scattare foto ai nidi di cicogna bianca per mezzo di droni e non condividerle sui social media. Chi ama la natura deve rispettare i suoi abitanti e i loro ritmi.

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Fonte: LIPU Rende/Facebook

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