Un'elefantessa africana di nome Mundi ha finalmente scoperto la libertà dopo 35 anni di reclusione in isolamento in uno zoo di Porto Rico. Ora il pachiderma è arrivato in un santuario per elefanti della Georgia dove ha iniziato la sua seconda vita. Buon tutto Mundi!
Venuta al mondo nella savana africana e allontanata dalla sua terra assieme ad altri 63 elefanti rimasti orfani per finire nelle proprietà di un miliardario degli Stati Uniti e poi nello zoo Mayaguez di Porto Rico. Oggi l’elefantessa Mundi ha 41 anni, di cui 35 trascorsi nella struttura, e solo ora ha potuto assaporare la libertà in un santuario per elefanti.
La sua precedente “vita” può essere riassunta così, in due righe. Mundi è nata nel 1982 e dopo un incidente che l’ha resa cieca a un occhio e ha danneggiato la sua zanna destra, dal 1988 ha scontato la sua pena in un recinto dello zoo, in completo isolamento. Per 35 lunghissimi anni di prigionia non ha conosciuto nulla se non lo sfruttamento da parte dell’essere umano.
Utilizzata di giorno per attirare turisti e posare nelle loro foto, incatenata di notte perché non potesse scappare. Puoi mai chiamarsi vita un’esistenza del genere per un animale sociale come un elefante?
Per lei si erano mobilitate le associazioni World Animal Protection, Wild Animal Sanctuary ed Elephant Aid International dopo che lo zoo Mayaguez è stato chiuso al pubblico dal 2017. Purtroppo, però, il primo accordo per il suo trasferimento nel 2018 è saltato. Da allora altri 5 anni sono passati prima che qualcosa si muovesse.
Finalmente però nel febbraio 2023 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ordinato la chiusura permanente dello zoo e il trasferimento di tutti gli animali rimasti in santuari. Il 12 maggio Mundi ha raggiunto così la sua nuova casa presso il rifugio Elephant Refuge North America Sanctuary (ERNA) ad Attapulgus, in Georgia.
Good Morning! Mundi's third day at Elephant Refuge North America and she starts the day with a trip to the pond.
Posted by Elephant Aid International on Monday, May 15, 2023
Questa è ora la sua seconda vita, lontano dai visitatori. Il santuario non è aperto al pubblico, ma mostra agli utenti i suoi ospiti e come si svolgono le loro giornate grazie a una webcam. Mundi è attualmente il terzo elefante ad essere accolto nel rifugio americano.
Per gli animali cresciuti in cattività la reintroduzione in natura non è purtroppo un’ipotesi da prendere in considerazione visto che questi non sarebbero in grado di sopravvivere o inserirsi nelle dinamiche del gruppo. Per questo i santuari rappresentano l’alternativa migliore. Anche se Mundi si trova lì da pochissimo, possiamo cogliere tutta la sua felicità.
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Fonte: Elephant Aid International
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