Gli iconici cavalli di Przewalski, l'ultima specie selvaggia rimasta al mondo, hanno fatto il loro ritorno nelle steppe del Kazakistan dopo 200 anni
Dopo un’assenza durata due secoli, i cavalli selvatici sono tornati a correre liberi nelle steppe del Kazakistan: quello avvenuto negli scorsi giorni è un evento storico reso possibile grazie agli sforzi fatti da chi si batte per la conservazione della fauna selvatica.
I sette cavalli di Przewalski, che prendono il nome dall’esploratore russo che scoprì la specie nella seconda metà del 1800, sono stati trasportati a bordo di aerei e di un camion per poi essere rilasciati nella natura incontaminata del Paese dell’Asia centrale, dopo un viaggio di circa 25 ore.
Home at last: Wild horses return to the Kazakh steppes.After a long journey, three Przewalski horses return to their native habitat in Kazakhstan — the first of 40 of the endangered species to be released in the vast Central Asian country over the next five years. "This is the moment we have been waiting for for a very long time," says Albert Salemgareyev from the Association for the Conservation of Biodiversity in Kazakhstan.
Posted by AFP News Agency on Monday, June 10, 2024
Finora gli esemplari, quattro cavalle, due fattrici e uno stallone, avevano vissuto in parchi zoologici di Praga e di Berlino, lontani dal loro habitat. Ora, però, hanno riscoperto l’ebbrezza della libertà, anche se per circa un anno resteranno sotto la supervisione dei ricercatori che si accerteranno delle loro capacità di resistere al gelo e ai parassiti.
Nei prossimi anni, a loro dovrebbero aggiungersi anche altri esemplari: l’obiettivo del progetto “Return of the Wild Horses”, infatti, è riportare in Kazakistan almeno 40 cavalli selvatici.
Curiosità sulla specie
I cavalli di Przewalski (Equus ferus przewalskii) sono noti anche come cavalli mongoli, thaki, dzungariano, sono una specie in via di estinzione originaria delle steppe dell’Asia centrale. Hanno un aspetto robusto e tozzo e un peso medio di circa 300 chili. Da alcune indagini è emerso che questi animali comparivano già nell’arte rupestre europea risalente a 20.000 anni fa.
Queste affascinanti creature differiscono dal cavallo domestico, avendo una coppia di cromosomi in più. Dopo essersi estitnti in natura lo scorso secolo, a partire dagli anni Novanta, i cavalli selvaggi sono stati reintrodotti in Mongolia e in altre parti dell’Europa orientale. E Grazie all’impegno dei conservazionisti, adesso torneranno a riprodursi anche in Kazakistan.
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Fonti: Return of the Wild Horses 2024/Zoo di Praga
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