Dopo 20 anni in una gabbia di un circo, quest’orsa ritrova la serenità in un santuario

Un'orsa dal manto color sabbia ha trascorso tutta la sua vita in gabbia, ma adesso è in un rifugio e si gode la tranquillità delle sue nuove giornate

Per 20 lunghissimi anni un’orsa di nome Chada ha dovuto subire percosse, abusi e privazioni. I circensi dell’Europa orientale l’hanno sfruttata per la sua intera vita, sin dal giorno della sua nascita, e l’hanno trasferita da una città all’altra per gli spettacoli, in gabbie di ferro anguste.

Quando poi Chada non serviva più, quegli stessi circensi l’hanno abbandonata sempre all’interno di una gabbia, condannandola a morire nella zona industriale di Belogorodka, nei pressi di Kiev. Sono passati così 7 anni. Un gruppo di animalisti l’ha seguita, ma non è stato possibile salvarla subito.

Dopo un periodo trascorso in uno zoo privato, Chada è stata ricollocata nel 2019 nel santuario White Rock Bear Shelter. Da 5 anni vive nel rifugio, dove ha riassaporato un po’ della libertà che le è stata sottratta. 

Oggi Chada è quasi cieca del tutto e le rimangono pochi denti, ma non ha mai smesso di voler scoprire cose nuove e di godersi ogni singolo giorno con i suoi tempi. È diventata la mascotte del santuario, con il suo modo di fare così rilassato ma curioso.

Chada ha avuto una vita difficile, ma è rimasta una combattente” ha scritto l’organizzazione Save Wild Fund, che gestisce l’area di recupero.

Tutta la famiglia di Chada ha alle spalle un passato fatto solo di crudeltà. Chada è un esemplare di orso bruno hymalaiano, Ursus arctos isabellinus, una sottospecie di orso bruno dal pelo di colore più chiaro.

Questi animali sono minacciati di estinzione e considerati una rarità nel mondo del circo. Suo padre e suo nonno sono stati infatti animali da circo. Sua mamma, Chara, è nata in cattività nello zoo statale di Kiev.

Chada è venuta al mondo la Vigilia di Natale del 1998, da allora non ha conosciuto altro che la crudeltà umana. Adesso, però, quegli anni bui sono solo un un doloroso ricordo. Chada muove i suoi passi sull’erba, tra la neve, chiude gli occhi e li riapre in un santuario, tra gli alberi e laghetti.

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Fonte: SaveWild

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