Devastanti incendi distruggono il santuario brasiliano del pappagallo ara giacinto: tragedia ambientale nel Pantanal

Inferno nell'ecosistema del Pantanal, dove gli incendi boschivi hanno colpito anche il santuario del pappagallo ara giacinto. Il disastro ha proporzioni impressionanti, considerando che il fuoco ha arso nidi e alberi da frutto, di cui si ciba la specie

È emergenza nel Pantanal, la più grande zona umida del mondo, dove gli incendi divampati nella regione non hanno risparmiato il santuario del pappagallo ara giacinto Anodorhynchus hyacinthinus.

Le fiamme hanno distrutto alberi con nidi naturali e artificiali. Si stima che l’80% della vegetazione del rifugio sia stato flagellato dal fuoco, una apocalisse senza precedenti. Fumo, fuliggine, alberi caduti. Questo è ciò che resta nelle aree arse del Mato Grosso e Mato Grosso do Sul.

A fare il punto della drammatica situazione è l’Istituto Arara Azul, diretto Neiva Guedes, la biologa che salvò la specie dall’estinzione oltre 30 anni fa. Una minaccia dalla crescente pressione sta mettendo ora in serio pericolo l’ara giacinto: il fuoco.

L’impatto degli incendi registrati a inizio mese è indescrivibile. I roghi hanno messo in ginocchio il Rifugio Caiman, il quartier generale dell’istituto e base di ricerca, dove diverse coppie di ara giacinto stavano iniziando la fase di riproduzione.

Nella regione del Mato Grosso do Sul è stato dichiarato lo stato d’emergenza ambientale. I ricercatori parlano di “tragedia ambientale”, la peggiore degli ultimi tempi.

I grandi incendi boschivi hanno compromesso gli sforzi di conservazione dell’ara giacinto. Una delle conseguenze, forse la meno visibile, è la perdita di alberi da frutto come le palme bocaiúva, le cui bacche costituiscono parte dell’alimentazione dei pappagalli.

Per sopperire alla scarsità di cibo in natura, l’Istituto Arara Azul ha avviato una raccolta dei frutti amati dall’ara giacinto in collaborazione con le amministrazione di Mato Grosso. I frutti saranno consegnati e distribuiti nel Pantanal come integrazione alla dieta dell’ara giacinto.

Potrebbe volerci fino a un anno e mezzo prima che questi alberi possano riprendersi e produrre nuovi frutti.

Il personale del centro continua inoltre a monitorare il territorio. Le sue squadre hanno già installato con successo nuovi nidi artificiali, oltre 20 solamente nella prima settimana.

Bisogna agire tempestivamente ricreare un ambiente sicuro per la riproduzione dell’aria giacinto, recuperare quanto andato perduto in questo disastro e scongiurare il ritorno del fuoco.

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Fonte: institutoararaazuloficial/Instagram

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