La Spagna detiene un tristissimo record: oltre un terzo dei delfinari presenti in Europa si trova nei suoi confini, è ora di dire basta a questi sfruttamenti. La giovanissima attivista Olivia Mandle ha lanciato una petizione per chiedere al governo iberico di fermare questo orrore e trasferire i delfini rinchiusi nelle strutture in santuari per cetacei
Sono migliaia i delfini rinchiusi a vita nei parchi acquatici di tutto il mondo. Catturati in mare per essere confinati in vasche, nutriti con prodotti ittici scadenti, imbottiti di farmaci e costretti a esibirsi in performance innaturali. Questo è quanto avviene in qualunque delfinario e un terzo di quelli disseminati in Europa si trova solamente nella penisola iberica.
La Spagna non è un Paese per questi straordinari cetacei; lo dimostra anche il fatto che i delfini, come anche il caso eclatante dei cani da caccia, sono stati esclusi dalla nuova legge sul benessere animale entrata in vigore in Spagna a inizio anno.
Gli spagnoli non sono disposti a tollerare tutto ciò ancora a lungo e stanno protestando e facendo sentire la propria voce per cambiare le cose. Tra di loro vi è Olivia Mandle che a 16 anni si batte per il clima e per i diritti degli animali. L’attivista ha lanciato una petizione che chiedere al governo spagnolo di mettere fine alla reclusione e allo sfruttamento dei delfini nel Paese.
Hoy estoy en Madrid junto a World Animal Protection para entregar en el Congreso 150.000 firmas pidiendo que España deje de ser la mayor cárcel de delfines del mundo.@MoveTheWorld pic.twitter.com/XQ1uVwsaHO
— oliviamandle (@oliviamandle) April 20, 2023
Già nel 2020 Olivia aveva portato avanti una campagna per la liberazione di 3 delfini imprigionati a Barcellona. Con grande amarezza e rabbia, i 3 delfini furono trasferiti in uno zoo di Atene. Ora ve ne sono tanti altri da salvare. In Spagna e nelle sue isole vi sono in totale 11 delfinari in attività, un primato di cui non andare fieri, come Olivia ha ribadito.
Chiuderli rappresenterebbe un grande risultato, un esempio di civiltà in un Paese che sta provando a dimostrare il suo impegno nella tutela degli animali.
Si può iniziare, come hanno fatto altri Paesi, vietando l’allevamento e l’acquisto di delfini in cattività, per poi diventare un Paese libero dai delfinari. Questi delfini non meritano una vita così, meritano di andare in un santuario marino […]. Loro, come ogni animale in cattività, meritano di avvicinarsi il più possibile alla libertà. Chiaro che non saranno mai più completamente liberi, ma almeno meritano di finire i loro giorni con dignità, ha scritto Olivia nella petizione.
I delfini sono animali marini intelligenti, socievoli, vivono intensamente il gruppo sapendo riconoscersi anche allo specchio. In cattività tutte queste loro caratteristiche e capacità vengono annichilite. Concedere loro la libertà in un ambiente quanto più simile possibile al loro habitat naturale è un dovere nei loro confronti.
Puoi firmare la petizione QUI.
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Fonte: Change.org
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