L'orso, assieme al lupo, è tra i predatori che popolano la nostra penisola. Qualora se ne incontrasse uno in natura, questi sono alcuni comportamenti corretti da attuare e altri da evitare assolutamente. Ricordiamoci che è doveroso attenersi a questi, rispettando i boschi e i suoi abitanti
Nel Bel Paese vivono tre gruppi di orso bruno: l’orso bruno marsicano nella zona degli Appennini, e prevalentemente nei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, l’orso bruno delle Alpi centrali e quello delle Alpi orientali a confine con la Slovenia.
In questi territori è possibile imbattersi in un orso durante un’escursione o, come capitato varie volte, non lontano dai centri abitati. Gli orsi, proprio come i lupi, si avvicinano a questi attirati dai rifiuti o dalle risorse a cui possono attingere con maggiore facilità.
Qualunque sia il caso è essenziale sapere come comportarsi correttamente qualora ci si trovasse davanti un plantigrado. Come gli esperti hanno sottolineato più volte, la compresenza uomo-orso è possibile.
Per prima cosa dobbiamo specificare che l’orso ha paura dell’essere umano e si mantiene distante da questo. Ci sono tuttavia alcune situazioni che possono risultare più pericolose di altre come una femmina con i suoi cuccioli, un orso che si sta cibando della sua preda oppure che si sente minacciato dalla presenza di un cane.
Quali sono dunque le cose da sapere, quali atteggiamenti evitare? Lo riassumiamo in questa guida che può tornare senz’altro utile.
Cosa fare
Se si avvista un orso sul proprio cammino allora:
- tenere sempre il proprio cane al guinzaglio, una regola che dovrebbe valere sempre
- ritornare sui propri passi senza perderlo di vista se il plantigrado non ci ha notati
- fermarsi e rimanere in silenzio, cercando di mantenere la calma il più possibile se ci ha visti. Non avvicinarsi per nessun motivo. Una volta che si allontana (il caso più comune) fare lo stesso piano piano nella direzione opposta
- se il predatore dovesse essere a una distanza ravvicinata rimanere fermi allontanarsi lentamente con un tono di voce basso
- se l’orso si alza sulle zampe non muoversi dalla propria posizione. Bisogna dargli la possibilità di capire che non siamo un pericolo. In quel momento l’orso ci sta identificando
- se l’orso viene verso di noi, restare immobili anche in questo caso mantenendo i nervi saldi
- se l’orso dovesse attaccare con contatto fisico distendersi a terra a faccia in giù con le dita delle mani intrecciate dietro il collo e le braccia a protezione della testa. Rimanere fermi fin quando l’orso non si allontana
Cosa non fare
Ricordiamoci piuttosto di:
- non lanciare cibo all’animale selvatico tentando di distrarlo. La pratica di alimentare la fauna selvatica è controproducente e può portare a maggiori conflitti, spingendo gli animali ad avvicinarsi all’essere umano e dipendere da questo
- non scappare di corsa davanti all’orso
- non lanciargli contro pietre o bastoni
- non utilizzare spray per la difesa personale non pensati per gli animali
- in caso di attacco non liberarsi di eventuali zaini, ma utilizzarli come ulteriore protezione del corpo
Invece che urlare nel corso di passeggiate in natura, battiamo invece le mani per annunciare la nostra presenza agli animali quando siamo nei boschi.
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Fonte: Provincia autonoma di Trento / WWF
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