In alcune aree della Thailandia centinaia di macachi sono scomparsi nel nulla. Le autorità stanno conducendo delle indagini per risolvere il mistero. In molti temono di conoscere già la causa di questo triste fenomeno che ha riguardato alcuni templi e province
In Thailandia i macachi sono una delle attrazioni turistiche. Folti gruppi di viaggiatori partecipano all’annuale Monkey Buffet Festival o approfittano della visita ai templi per poi portare frutta e verdura fresche alle scimmie che si trovano nelle vicinanze.
Era così anche al tempio di Tham Pha Mak Ho, nella provincia nord-orientale di Loei, un vero ritrovo per questi primati. Da un po’, però, la situazione è cambiata radicalmente e centinaia di scimmie sono svanite nel nulla. Quello che una volta era un punto di ritrovo per migliaia di questi animali è diventato ora un ambiente quasi desolato.
Secondo quanto reso noto dalle fonti locali, nell’area del tempio vivevano oltre 3300 macachi. Oggi se ne contano 200. Nel distretto è stata aperta un’indagine. È possibile che le scimmie siano migrate altrove anche a seguito dei conflitti con i residenti? Potrebbe essere, ma in molti non credono che questo sia il vero motivo e sospettano qualcosa di peggio.
Alcune rivelazioni scioccanti da parte degli abitanti dei villaggi locali confermerebbero questo timore. Questi hanno raccontato di uomini venuti a prelevare i macachi con la scusa di trasferirli altrove. Dove? Probabilmente verso i Paesi più sviluppati dove i macachi sono molti richiesti dai ricercatori.
Il macaco rhesus popola la Thailandia e Paesi limitrofi. Figura nella Lista Rossa della IUCN malgrado il suo stato di conservazione sia di minima preoccupazione. La specie è molto conosciuta dalla scienza in quanto utilizzata nei laboratori di sperimentazione animale. Lo stesso il macaco dalla coda lunga, a rischio estinzione invece.
Negli Stati Uniti, volendo citare un esempio, i primati che vengono importati da Paesi stranieri erano nel 2021 quasi 20.000. Di questi una parte sono macachi strappati al loro habitat e venduti come cresciuti in cattività con il rischio aggiunto di diffusione di batteri e virus. (Leggi anche: Cos’è questa storia delle scimmie infette e pericolose per l’uomo (e perché c’entra la sperimentazione sugli animali)
Purtroppo di recente anche in altre zone della Thailandia, come nel distretto di Banphot Phisai, la polizia ha arrestato due uomini con l’accusa di traffico internazionale di specie selvatiche. Anche in questa regione gli abitanti hanno riferito di bande criminali venute a catturale le scimmie.
Se non verranno presi seri provvedimenti, sempre più macachi e altre specie vulnerabili andranno incontro a questo crudele destino.
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