Strage di caprette sull’isola di Capri: 25 gli esemplari trovati morti

Le 25 caprette che vivevano libere sul Monte Solaro non ci sono più. Sono state trovate decedute lungo un sentiero. Si attendono i risultati degli esami condotti per determinare la natura della morte. Non si esclude che gli animali possano essere stati avvelenati

Sono 25 le carcasse di caprette ritrovate dagli operatori dell’Area di Sanità Pubblica Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 ad Anacapri. Tutti gli animali sono stati trovati senza vita su un sentiero del Monte Solaro, la cima più alta dell’isola.

Proprio qui vivevano in libertà, anche se non erano ben viste. La loro presenza ha dato vita a una polemica accesa. Si era pensato a soluzioni definitive quali l’allontanamento delle caprette dall’isola di Capri e il loro trasferimento in oasi e strutture sicure, poi la notizia della loro morte nel weekend appena trascorso.

Il recupero non è stato facile per via delle condizioni del luogo, ma i resti sono stati ora inviati all’Istituto Zooprofilattico di Portici. Saranno le analisi condotte dall’istituto a stabilire cosa possa averle uccise.

https://www.facebook.com/aslnapoli1centro/posts/pfbid04yipXeVpwQGoa99jZVYMCjHWNv78H9GS1BZApxdRLGNPafrGKLWNjXD3rwTrcd9hl

Gli operatori dell’azienda sanitaria campana non escludono nessuna ipotesi. Potrebbero essere state avvelenate, una teoria che non è affatto da scartare, come potrebbero aver trovato la morte colte da un fulmine.

Sono più dannose delle caprette che da secoli vivono sull’isola o chi, se sarà confermato l’avvelenamento, le ammazza senza alcuno scrupolo?” ha commentato il deputato Francesco Emilio Borrelli.

Il dispiacere per una simile sorte è enorme, specialmente in chi aveva cercato di proteggerle e si era battuto per far sì che queste caprette non fossero finite al macello. Era stata lanciata anche una petizione per lasciarle libere sul Monte Solaro.

Non sappiamo se la morte delle caprette è stata causata da un avvelenamento o da un fulmine. Sappiamo solo che la nostra comunità non ha saputo né voluto difenderle” ha detto Graziano D’Esposito, presidente dell’associazione Atex Isola Capri.

Loro sono, o meglio erano, un simbolo di Capri. Pare che il nome di questa splendida isola derivi dal latino capreae ossia dalle capre o, secondo altre teorie, dal greco kàpros ovvero cinghiale.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: ASL Napoli 1 Centro/Facebook

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram