In provincia di Arezzo un cacciatore è stato responsabile dell'interruzione dell'energia elettrica in zona. Durante una battuta di caccia, ha colpito i cavi di un traliccio. I tecnici hanno dovuto ripristinare la linea
La stagione venatoria è (purtroppo) iniziata e mentre i cacciatori si armano di fucili per divertirsi a sterminare la fauna selvatica, altri prendono tutt’altra mira e a pagarne le conseguenze è la comunità.
In provincia di Arezzo un colpo non ha trafitto il corpo di un uccello. Ha raggiunto bensì i cavi di un traliccio dell’alta tensione, provocando l’interruzione dell’energia elettrica e comprensibili disagi in zona. Diverse strade sono state interessate dal blackout.
Il primo giorno di caccia è si è aperto così in località Foiano, dove è stato richiesto l’intervento di un gruppo di tecnici per ripristinare la linea elettrica. L’operazione sarebbe durata diverse ore.
Secondo quanto riferiscono media locali, il cacciatore rischierebbe una denuncia per interruzione di pubblico servizio anche se, apparentemente, le sue intenzioni erano ben altre.
In questo caso, il problema è stato risolto. Resta il fatto che, come i casi di cronaca testimoniano, la caccia è una pericolosa attività di morte legalizzata.
Le vittime non sono solamente migliaia di animali, ma anche comuni cittadini. Nel solo periodo di caccia 2023-2024, sono stati registrati 12 morti e 56 i feriti. La maggior parte dei casi è in Toscana.
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