Caccia al lupo: il Parlamento europeo apre all’abbattimento, favorevole a ridurre lo stato di protezione del predatore

Adottata una risoluzione dal Parlamento europeo che chiede di ridurre lo stato di protezione del lupo, aprendo alla caccia del predatore. Una decisione che comprometterà la vita di innumerevoli esemplari, per la gioia dei cacciatori e degli allevatori

Nemmeno una settimana fa il Parlamento europeo si è pronunciato sulla questione lupi, adottando una risoluzione che punta a ridurre lo stato di protezione di questi predatori e dare il via agli abbattimenti.

Con 306 voti favorevoli, 225 contrari e 25 astenuti, la risoluzione è stata integrata con emendamenti che chiedono di declassare lo stato di conservazione dei lupi ai sensi della convenzione di Berna, favorendo una maggiore applicazione delle deroghe alla protezione secondo quanto previsto nella stessa Direttiva Habitat.

Una contraddizione allarmante che metterà in pericolo migliaia di lupi. Immediata la risposta da parte di tantissime associazioni, tra cui il WWF e la LAV, che hanno criticato aspramente la risoluzione.

Come riporta la LAV, Il Parlamento Europeo avrebbe infatti chiesto alla Commissione di “sviluppare una procedura di valutazione che consenta di modificare lo stato di protezione delle popolazioni in determinate regioni non appena è stato raggiunto lo stato di conservazione desiderato”.

Modifiche pro abbattimenti, proprio come si prepara a fare il governo svedese, essendo intenzionato a sterminare i grandi carnivori e a portare il numero di lupi nel Paese da 480 a 170 esemplari.

Adottando questa risoluzione, gli eurodeputati stanno deludendo sia la natura che gli agricoltori. I lupi vengono usati come capri espiatori per i più ampi problemi socio-economici che sta attraversando il settore dell’allevamento estensivo.

Invece di promuovere la favola secondo cui sparare ai lupi risolverà tutti i problemi, i deputati dovrebbero piuttosto concentrare la loro attenzione sulle soluzioni già disponibili, ha dichiarato Sabien Leemans dell’Ufficio per le Politiche Europee del WWF.

Le soluzioni per ridurre i danni causati dalla fauna selvatica e favorire una convivenza tra essere umano e predatore esistono già e consistono in misure preventive come, ad esempio, recinzioni elettriche o cani da guardia e non nel cacciare i lupi. Proposte ancora solo su carta in moltissimi territori.

Le esperienze di alcuni Stati europei dimostrano chiaramente che le uccisioni dei lupi non hanno impatti significativi sulle predazioni. Chiediamo quindi al Ministro Pichetto Fratin che prima di qualsiasi decisione cruenta sia verificato il grado di diffusione e il corretto utilizzo dei sistemi di prevenzione delle predazioni tra gli allevatori, ha sottolineato Massimo Vitturi, dell’Area Animali Selvatici della LAV.

Fonte: LAV

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