Bocconi avvelenati a due passi dal Parco nazionale d’Abruzzo, paura per gli orsetti di Amarena

Allarme bocconi avvelenati in Abruzzo: c'è paura per gli animali domestici e per la fauna selvatica nelle aree frequentate dai due orsi di Amarena. Il Comune di Pescina raccomanda prudenza. Operazioni di bonifica sono già in corso

Paura nei dintorni di Pescina, in provincia dell’Aquila, dove sono stati rinvenuti dei bocconi avvelenati in natura. A lanciare l’allarme è l’amministrazione comunale, che tramite i canali social ha chiesto di non recarsi in alcuni punti del territorio in compagnia di animali domestici.

Le aree interessata sarebbero la località Madonna del Carmine, località la Luce, monumento Alpino pineta e zone limitrofe dove si trova la croce posizionata da parte del gruppo A.N.A PESCINA. Il corpo dei Carabinieri forestali ha già provveduto a effettuare la bonifica di parte di queste aree.

Il Comune di Pescina si è rivolto ai suoi cittadini e ai turisti, raccomandando di prestare la massima attenzione per proteggere i propri amici a quattro zampe. Ma a correre lo stesso pericolo sono anche gli animali selvatici.

Se si nomina la fauna selvatica in Abruzzo il pensiero va inevitabilmente ai due orfani della defunta orsa Amarena. Per proteggerli è stata da poco sospesa la caccia al cinghiale proprio a Pescina, Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi.

Adesso un’altra minaccia incombe su di loro dato che Pescina, non distante dal Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è uno dei territori che i due plantigradi frequentano.

Gli orsi figli di Amarena non sono più dei cuccioli, hanno imparato a cavarsela da soli e ora, con l’arrivo dell’inverno, si apprestano all’ibernazione nutrendosi in grandi quantità.

Questa fase è detta iperfagia autunnale. I due orsi si procacciano frutta di stagione e bacche per accumulare grasso e sopravvivere nei mesi freddi quando ridurranno e rallenteranno le loro attività vitali. Lo stesso stanno facendo altre famigliole di orsi in Abruzzo come la mamma e i due cuccioli avvistati di recente.

Proprio perché alla ricerca di cibo, vi è il rischio che i due giovani esemplari possano imbattersi in quei maledetti bocconi. I controlli proseguono in area per ulteriori operazioni di bonifica, ma è essenziale tenere gli occhi aperti e segnalare qualunque sospetto alle autorità competenti.

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Fonte: Comune di Pescina/Facebook

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