Barriere mobili e sottopassi per proteggere gli anfibi negli attraversamenti stradali del Parco Nazionale della Maiella

Nel Parco Nazionale della Maiella un folto gruppo di volontari ha contribuito all'istallazione di barriere per l'attraversamento degli anfibi lungo i tratti stradali dove si registra un elevato tasso di mortalità. Molti, purtroppo, non riescono a raggiungere la strada di fronte perché finiscono sotto le ruote delle vetture. Da qui l'importanza di realizzare sottopassi e barriere

Sono state predisposte le barriere mobili per aiutare salamandre e altri anfibi ad attraversare in totale sicurezza i percorsi stradali che si snodano nel Parco Nazionale della Maiella. Questo periodo dell’anno vede infatti lo spostamento di moltissimi animali che, nel tentativo di raggiungere l’altro lato del bosco, vengono schiacciati o travolti dai veicoli.

Sono specialmente le femmine degli anfibi a trovare purtroppo la morte negli attraversamenti stradali. Queste migrano nella fase riproduttiva per avvicinarsi ai ruscelli e deporre qui le loro uova. Per questo l’Ente Parco Nazionale della Maiella, in collaborazione con la Provincia di Chieti, ha organizzato un giornata per l’istallazione di barriere e la realizzazione di sottopassi nel suo territorio.

Più di 40 volontari hanno dato il loro prezioso contributo, lavorando nei tratti stradali oggetto degli interventi per guidare gli anfibi verso i sottopassi.

L’evento svolto lo scorso sabato 29 aprile, organizzato dall’Ente Parco Nazionale della Maiella e dalla Societas Herpetologica Italica in collaborazione con il WWF Chieti-Pescara e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, è stato un momento non soltanto per mettere in atto azioni concrete di conservazione degli anfibi ma anche per conoscere questi animali e i loro ambienti, ha scritto il Parco Nazionale della Maiella sul suo profilo Facebook.

La strada provinciale n.164 è un esempio perfetto. Questa corre tra boschi e torrenti dove si riproducono due specie di anfibi: la Salamandra appenninica (Salamandra s. gigliolii) e la Salamandrina di Savi (Salamandrina perspicillata).

Anche in altri aree italiane per la migrazione di rane e rospi, come il Bufo bufo, molti Comuni hanno avvisato la cittadinanza chiedendo agli abitanti di prestare la massima attenzione lungo strade in prossimità di ruscelli e specchi d’acqua e guidare con estrema prudenza (cosa che andrebbe sempre fatta in natura).

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Fonte: Parco Nazionale della Maiella/Facebook

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