Attivisti liberano quasi 3000 visoni in un allevamento di pellicce americano (ma non vi è nessun lieto fine)

Quasi 3000 visoni da pelliccia sono stati liberati dalle loro gabbie in un allevamento nello Stato del Wisconsin nel corso di un recente raid rivendicato dagli animalisti, ma per loro non c'è alcun epilogo felice.

Sono quasi 3000 i visoni da pelliccia che un gruppo di attivisti per i diritti degli animali hanno liberato in un raid. Intorno all’11 agosto scorso nel cuore della notte un gruppo di animalisti ha fatto irruzione nell’Olsen Fur Farm, un noto allevamento di visoni da pelliccia a Trempealeau, nel Wisconsin, Stati Uniti.

I soggetti, che si presume appartengano al movimento Animal Liberation Front, si sono introdotti nella struttura aprendosi un varco nella recinzione metallica. Dopo aver documentato le condizioni in cui gli animali sono allevati e poi ammazzati per la loro pelliccia, sono passati all’azione riscattando i visoni, gabbia dopo gabbia.

Prima uno, poi un altro e poi un altro ancora. Migliaia hanno mosso i primi passi fuori dalla cella, scomparendo nel buio. Un messaggio è stato diffuso anonimamente nella rete, rivendicando l’azione e invitando i lettori a fare lo stesso per tutti gli esseri viventi reclusi su questa Terra.

Ci auguriamo che questa azione ispiri altri a intraprendere azioni simili per gli animali vicino a loro … finché tutte le gabbie non saranno vuote. Speriamo che molti visoni godano della loro libertà in natura e che questa fattoria non sia in grado di allevarne migliaia e migliaia negli anni futuri. ” sono alcune delle frasi del comunicato.

https://www.facebook.com/NAALPO/posts/pfbid0rFi4XFsnMQpQZxSR5gjacWU6S9Uyr9p6peL6SJqSHN32MH5A8UEMjU3NqqoNC3gVl

Così però non è stato perché secondo quanto diffuso dai media americani, il 90% dei visoni sarebbero stati catturati tramite trappole nelle aree adiacenti l’allevamento. Per quanto riguarda il restante 10%, le probabilità di sopravvivenza sono davvero scarsissime se non pari al nulla.

Si tratta pur sempre di animali cresciuti in cattività, incapaci di procacciarsi del cibo all’esterno e di difendersi da predatori e altri pericoli. Sul blitz sta indagando l’ufficio dello sceriffo della contea di Trempealeau, che ha chiesto ai cittadini di fornire qualunque dettaglio utile a identificare i responsabili.

Le opinioni circa i fatti di Trempealeau sono però piuttosto divergenti. Molti si sono schierati al fianco degli attivisti, chiedendo a gran voce agli Stati Uniti di chiudere per sempre ogni allevamento di animali da pelliccia sul suolo americano. Altri contestano invece questo tipo di azione, mettendo in dubbio la sua efficacia a lungo termine e sostenendo altri modi di manifestare per gli animali.

Non è tuttavia la prima volta che l’allevamento Olsen Fur Farm sia preso di mira dagli attivisti. Secondo il messaggio circolato nel web, già nel 1997 800 visoni furono liberati dalle gabbie. Ad oggi lo Stato federato del Wisconsin resta il maggior produttore di pelliccia di visone di tutta l’America, un business sanguinario sulla pelle di questi animali.

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Fonti: Trempealeau County Sheriff’s Office/Facebook – North American Animal Liberation Press Office

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